Uno studio pubblicato su Sleep Health ha evidenziato che i livelli ematici di Omega-3 totali sono costantemente più bassi tra coloro con un sonno molto breve (meno di 5 ore) rispetto a chi ha un sonno normale (7-9 ore).
Questa ricerca trasversale ha analizzato i dati di 1.314 adulti statunitensi, che hanno partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).
Lo studio ha rilevato che i livelli di acidi grassi Omega-3 nel sangue erano costantemente più bassi tra coloro che dormivano molto brevemente.
“L’insufficienza del sonno è un problema chiave che approfondisce la crisi del sonno che attualmente colpisce circa 70 milioni di americani”, ha affermato la dott.ssa Susan Mitmesser , che ha eseguito lo studio. “Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per chiarire la causalità e i meccanismi sottostanti che collegano l’assunzione giornaliera di acidi grassi Omega-3 al miglioramento del sonno, i risultati di questo studio si aggiungono a un numero crescente di ricerche che suggeriscono che gli Omega-3 hanno un ruolo ancora maggiore nel sostenere la salute umana di quanto si pensasse in precedenza“.
Questi ultimi risultati pubblicati su Sleep Health si aggiungono alle prove crescenti che indicano il più ampio impatto che gli acidi grassi Omega-3 possono avere sulla salute umana, inclusa la salute del cuore, la salute mentale e anche il sonno.
La colazione è spesso il momento preferito per l’assunzione di farmaci e integratori. All’inizio di ogni giornata, a molti piace sfruttare la rinnovata energia per concentrarsi sulla salute.
Studi scientifici, tuttavia, hanno collegato l’efficacia di farmaci e integratori al momento della giornata in cui vengono assunti.
Come un pasto a basso contenuto di grassi influisce sull’assorbimento di Omega-3
Per decenni, molti consumatori di omega-3 hanno anche scelto di assumere i loro integratori come prima cosa al mattino. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che gli acidi grassi omega-3 devono essere consumati con il cibo – e preferibilmente in un pasto ad alto contenuto di grassi – per essere assorbiti bene (link allo studio).
Assumere Omega-3 prima di un pasto principale favorisce il migliore assorbimento e la migliore digeribilità del prodotto. Gli Omega-3 possono essere assunti in un’unica soluzione o in momenti diversi della giornata: questo rapporto varia in base alle esigenze personali.
Oggi, gli scienziati sospettano che la tendenza verso colazioni a basso contenuto di grassi o addirittura l’abitudine di saltare del tutto la colazione, potrebbe spiegare perché alcuni consumatori di integratori non vedono aumentare i loro livelli di omega-3 nel sangue (link allo studio).
Cosa significa per i consumatori? Se non fai colazione, o in genere mangi cibi a basso contenuto di grassi al mattino, cerca di assumere la tua dose giornaliera di Omega-3 più tardi nel corso della giornata con un pasto più completo.
Artrite e dolori articolari
Se soffri di artrite e dolori articolari, probabilmente avvertirai sintomi più intensi al mattino. Uno studio francese ha scoperto che i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) erano più efficaci se consumati da quattro a otto ore prima dell’inizio del picco del dolore (link allo studio).
Poiché gli acidi grassi Omega-3 agiscono sulle stesse vie biochimiche dei FANS , assumere l’integratore di olio di pesce la sera potrebbe rendere più facile alzarsi dal letto la mattina.
Qualità del sonno
In uno studio pilota dal Regno Unito, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che assumevano Omega-3 aumentavano il tempo di sonno di una media di 58 minuti, riducendo il numero di risvegli durante la notte (link allo studio). Allo stesso modo, altri studi dimostrano che un’adeguata assunzione di Omega-3 è importante per un riposo di buona qualità, un migliore rilassamento (link allo studio) e un ridotto rischio di apnea notturna (link allo studio).
I clienti che hanno assunto i nostri Omega-3 a cena hanno segnalato una migliore qualità del sonno e più energia durante il giorno, e molti hanno anche notato effetti positivi su occhi e articolazioni.
Gli scienziati suggeriscono che mentre dormiamo, il ritmo circadiano del nostro corpo influenza il nostro equilibrio ormonale, così come la capacità del corpo di assorbire sostanze chimiche contenute in farmaci e integratori.
La costanza è la chiave per i benefici per la salute
Detto questo, qualsiasi integratore non farà molta differenza se non lo assumi con costanza. La somministrazione deve essere continuativa nel tempo per generare effetti preventivi e di protezione.
Quindi, per ottenere i migliori risultati, trova la dose adatta (preferibilmente su consiglio medico) e un momento della giornata che funzioni per te e continua per lungo tempo.
Ma soprattutto utilizza un integratore certificato di qualità eccelsa come A-M B-Well Omega-3.
Una carenza di omega-3 porta anche a un deficit di serotonina, il messaggero nervoso che agisce in senso preventivo contro i sintomi depressivi e che genera anche l’ormone del sonno, la melatonina.
Ma come agiscono gli omega-3 sul sonno?
La melatonina, origina dalla serotonina che viene trasformata dalla ghiandola pineale appena i recettori della retina non sono più stimolati dalla luce. I sensibili meccanismi presenti in questa ghiandola dipendono dalla presenza degli acidi grassi essenziali omega-3. La melatonina diminuisce l’attività delle onde cerebrali, passando dalle onde beta alle alfa, poi theta e poi delta. Il sonno in delta è il sonno ristoratore che permette al corpo di rigenerarsi e di riparare il DNA danneggiato. Riducendosi la produzione di melatonina, il nostro sonno non è più riposante e le cellule non vengono riparate, ma degenerano, attivando così il processo di invecchiamento.
I precisi meccanismi cellulari biochimici che, influenzati dagli acidi grassi essenziali, sono deputati all’addormentarsi e alla continuazione del sonno non sono ancora stati del tutto chiariti. Tuttavia nelle cliniche universitarie americane i disturbi del sonno, le depressioni e altri disturbi neurologici sono già trattati con gli acidi grassi omega-3.
I successi in questo senso sono un ulteriore indizio del fatto che in molti casi gli alimenti naturali possono essere utili quanto i medicinali, che hanno confezioni attraenti ma che si possono introdurre soltanto dopo aver lottato con due pagine di effetti collaterali o di raccomandazioni.
Note bibliografiche:
Chalon et al. (1998) J Nutr 128: 2512-2519.
K. Oberbell “Il Potere degli Omega-3 – I grassi che fanno bene” Macro Edizioni 2010
Il Top della qualità dal Canada per gli Omega-3: certificato a 5 Stelle IFOS anche per la radioattività, puro al 100%, concentrato, digeribile e conveniente.