Il pesce e’ uno degli alimenti più consigliati dagli specialisti grazie al suo contenuto di Omega-3.
Tuttavia, il pesce è oggi forse una delle principali fonti alimentari di metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche e cancerogene.
Purtroppo quasi tutto il pesce italiano risulta inquinato da metilmercurio, la forma del metallo più assorbita dall’uomo.
In una recente indagine Altroconsumo non soltanto ha trovato tracce di questo metallo in tutti i campioni portati in laboratorio, ma in molti, troppi casi ne hanno trovato quantità che alla lunga possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza.
Alle stesse conclusioni è giunta un’inchiesta della trasmissione di Italia 1 “Le Iene”, guarda il servizio cliccando qui: Le Iene: Quando il pesce diventa pericoloso
Quando si mangia pesce contaminato, il mercurio agisce come un veleno per il cervello e il sistema nervoso.
Ciò è particolarmente pericoloso per le donne incinte e i bambini piccoli, il cui cervello è ancora in via di sviluppo.
Se neonati o feti sono esposti al mercurio, questo può causare:
ritardo mentale, paralisi cerebrale, sordità, cecità.
Anche basse dosi di mercurio possono interferire con lo sviluppo di un bambino.
Anche negli adulti l’avvelenamento da mercurio può creare gravi danni, ed è stato collegato a problemi di infarto, fertilità, memoria, perdita della vista e disturbi della pressione sanguigna.
Può anche causare stanchezza estrema e disfunzioni neuro-muscolari.
Il mercurio è particolarmente dannoso per il sistema nervoso centrale, e diversi studi dimostrano che puo’ causare problemi psicologici, neurologici e immunologici.
Inoltre, il mercurio si lega molto saldamente alle strutture nel sistema nervoso centrale ed ha una emivita estremamente lunga, tra 15 e 30 anni.
Ma allora è meglio beneficiare delle proprietà nutrizionali del pesce o conviene prestare più attenzione agli inquinanti che in esso possono essere contenuti?
Purtroppo i pesci che hanno un maggior contenuto di Omega-3 sono anche quelli che mostrano una maggiore concentrazione di mercurio, rendendo la scelta davvero difficile.
Una valida alternativa è quella di assumere gli Omega-3 attraverso un olio di pesce ultrapurificato di Grado Farmaceutico, con ogni lotto certificato per purezza, concentrazione e freschezza da un ente indipendente quale IFOS, International Fish Oil Standards.
Dal 2005 ad oggi ogni lotto di olio di pesce prodotto da A-M B-Well ha avuto una concentrazione di mercurio migliaia di volte inferiore ai limiti di legge, ai limiti della tracciabilita’.
La tecnica della distillazione molecolare multipla permette infatti di avere un olio di pesce virtualmente esente da inquinanti, permettendo di avere i benefici per la salute offerti dagli Omega-3 senza correre alcun rischio.
Fonte: Altroconsumo
Fonte: La Stampa
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