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Riduci il tuo rischio di ictus e infarto del 51%

Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of American Heart Association, gli Omega-3 acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA) sono risultati significativamente associati ad una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari.

Lo studio , che comprendeva persone di molteplici etnie, ha analizzato i dati provenienti da 2372 partecipanti nel corso di un periodo di 10 anni.

I ricercatori del Department of Nutrition di Harvard hanno valutato la salute dei partecipanti ogni due anni, esaminando campioni di sangue e l’alimentazione dei partecipanti, utilizzando questionari di frequenza alimentare.

I loro risultati suggeriscono che alti livelli di Omega-3 EPA e DHA sono stati associati a una riduzione del rischio cardiaco di più del 51%.

Questo grazie al fatto che gli Omega-3 migliorano la fluidità delle membrane cellulari, regolano la trascrizione genica del DNA,  e sono precursori metabolici di potenti molecole anti-infiammatorie.  

Nessun risultato positivo è venuto invece dall’utilizzo di acido alfa-linolenico (ALA) e dagli Omega-6.

I prodotti A-M B-Well contengono esclusivamente gli Omega-3 EPA e DHA citati in questo studio.
Fonte in inglese: Journal of American Heart Association

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Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Gli integratori di Omega-3-6-9 sono migliori di quelli di soli Omega-3?

Sul sito del prestigioso Istituto Ifos, che certifica la qualità dei principali produttori di Omega-3, è stato pubblicato pochi giorni fa un interessante articolo sulla differenza tra gli integratori di soli Omega-3 e quelli che contengono anche Omega-6 e Omega-9.

Infatti, vista la grande varieta’ di integratori, spesso i consumatori si trovano in difficolta’ per decidere quale prodotto acquistare.
La risposta di Ifos e’ semplice: NON conviene acquistare prodotti che contengono anche Omega-6 e 9, in quanto l’alimentazione occidentale e’ gia’ ricca di questi grassi, mentre e’ carente dei soli Omega-3.

Inoltre un eccesso di Omega-6 e’ collegato ad un aumento dell’infiammazione nell’organismo e del colesterolo cattivo LDL.

L’obiettivo deve essere aumentare l’assunzione di Omega-3 (le cui proprieta’ benefiche sono ad oggi dimostrate da oltre 27 mila studi scientifici) e diminuire gli Omega-6.

E’ consigliabile quindi utilizzare un integratore di qualita’ farmaceutica che contiene SOLO Omega-3 come quelli prodotti da A-M B-Well, certificati per purezza, concentrazione e freschezza da Ifos  

Inoltre Ifos ha scelto A-M B-Well per un articolo sul loro sito dal titolo: “I Pionieri dell’Olio di Pesce di Grado Farmaceutico“.

Infatti dal 2005, quando venne prodotto il primo lotto A-M B-Well, l’olio di pesce PGFO è sempre stato certificato da ifos come PRODOTTO ECCEZIONALE a 5 stelle.

Fonte in inglese: Are omega-3-6-9 supplements better than omega-3s alone?
Fonte in inglese: A-M B-Well Inc. – The Pioneers of Pharmaceutical Grade Fish Oil

 

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Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Omega-3 per una bocca sana

La parodontite e’ una malattia molto diffusa che provoca gengive arrossate, infiammate e dolenti.
Nei casi piu’ gravi porta alla caduta dei denti.

Uno studio, pubblicato sul Journal of Dental Research, ha confermato nuovamente come gli Omega-3 siano efficaci per combattere anche questo problema.

La diminuzione del rischio di malattie dentali grazie agli Omega-3 e’ stata collegata negli ultimi anni sia alle loro proprieta’ antinfiammatorie che alle loro forte attivita’ antibatterica ed antifungina contro i patogeni orali che causano la malattia.

Secondo alcuni studi gli Omega-3 EPA e DHA possono infatti inibire la crescita dello Streptococcus mutans, della Candida albicans, e del Porphyromonas ginigivalis.  

Nel nuovo studio sono stati somministrati 2 g al giorno di Omega-3 per 3 mesi, ottenendo decisi miglioramenti della malattia.

Questi risultati suggeriscono che gli Omega-3, grazie alla loro attività antibatterica ed anti-infiammatoria, possono avere un effetto terapeutico positivo per migliorare anche la salute orale, oltre a tutti gli altri benefici su cuore, cervello, occhi, memoria, processi infiammatori e degenerativi.

L’olio di pesce A-M B-Well è ad alta concentrazione di EPA e DHA, gli Omega-3 utilizzati in questi studi.
Fonte in inglese: National Center for Biotechnology Information – PubMed

 

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Omega-3 per il quoziente intelettivo dei bambini

omega3-bambiniGli Omega-3 possono aiutarci a mantenere i nostri bambini concentrati e vigili durante la giornata scolastica, ed aiutarli a ricordare meglio le nozioni appena imparate.

Integrare l’alimentazione dei bambini con olio di pesce, ricco di Omega-3, aiuta infatti a potenziare il loro quoziente intellettivo (QI), come dimostra una meta-analisi pubblicata dai ricercatori della New York University.

Il team di ricercatori ha valutato l’effetto di supplementi tradizionali raccomandati alle donne in gravidanza, alle neo mamme e ai loro bambini.

Mentre ferro e vitamina B1 sono risultati inefficaci, gli Omega-3 EPA e DHA hanno portato un miglioramento del quoziente intellettivo (QI) dei bambini di ben 3,5 punti.  

La spiegazione dei ricercatori è che gli Omega-3 forniscono la materia prima, che l’organismo non è in grado di produrre da solo, indispensabile per le cellule nervose.

Liquid Gold, l’olio di pesce ultrapurificato ad alta concentrazione aromatizzato agli agrumi certificato Ifos, e’ l’ideale per coloro che hanno difficoltà di deglutire le capsule, come i bambini. Ed e’ anche conveniente: ogni flacone, a parita’ di prezzo con PGFO capsule, contiene il 30% di olio di pesce in piu’.

Fonte: Perspectives on Psychological Science

 

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Gli Omega-3 possono prevenire la sclerosi laterale amiotrofica (SLA)

Uno studio suggerisce che gli Omega-3 possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la malattia sotto i riflettori nel 2014 per la raccolta fondi attraverso le docce gelate.

Lo studio, pubblicato su JAMA Neurology il 14 luglio 2014, ha analizzato i dati alimentari provenienti da più di 1 milione di persone. 

I risultati hanno mostrato che ad una assunzione maggiore di Omega-3 è risultato associato un ridotto rischio per la SLA.

In una intervista a Medscape Medical News, i ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston spiegano che hanno deciso di studiare gli Omega-3 perché molti studi precedenti hanno dimostrato che riducono lo stress ossidativo e l’infiammazione, fattori che si ritiene siano coinvolti nello sviluppo della SLA.

Fonte: The Journal of the American Medical Association – Neurology

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Gli Omega-3 contrastano il tumore alla prostata

omega3-prostataGli Omega-3 rallentano la progressione del tumore alla prostata. A questa conclusione e’ giunto un team di ricercatori dell’ Università del Quebec (Canada) in uno studio, pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research.

Il cancro alla prostata e’ il tumore piu’ frequente nell’uomo, rappresenta circa il 30% delle neoplasie.

La ricerca scientifica canadese, condotta su 48 uomini affetti da tumore alla prostata a basso rischio, ha mostrato come una alta concentrazione di Omega-3 EPA nel tessuto prostatico fosse correlata ad un rallentamento del tumore.

In altre parole, la presenza di Omega-3 EPA nel tessuto della prostata e’ associata ad un ridotto rischio di progressione del cancro.

Lo studio inoltre ha confermato che per molte persone l’assunzione di Omega-3 è spesso insufficiente e non raggiunge le dosi minime consigliate.

Ma per evitare che assunzioni prolungate di Omega-3 possano avere ripercussioni sulla tua salute, devi scegliere integratori ultrapurificati,di qualità farmaceutica e certificati IFOS 5 stelle.

Fonte: American Association for Cancer Research

 

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Qual e’ il migliore Omega-3?

migliore_omega-3Un recentissimo studio, appena pubblicato su “Lipids in Health and Disease“, ha comparato le principali forme in cui gli Omega-3 possono essere prodotti.

Il termine di paragone e’ stata la concentrazione nel sangue. In questo modo e’ stato possibile verificare con quale tipo di Omega-3 e’ necessario assumere una minore quantita’ di prodotto per ottenere gli stessi effetti benefici sulla salute.

Nello studio, condotto su 35 volontari, sono stati confrontati quattro tipi diversi di integratori: olio di pesce concentrato nella forma trigliceride (TG), olio di pesce concentrato nella forma estere etilico (EE), Olio di Krill (un piccolo crostaceo), olio di salmone.

La ricerca ha mostrato che tutte le forme di Omega-3 erano benefiche per i volontari.

Ma coloro che avevano assunto olio di pesce concentrato nella forma di Trigliceride Naturale (TG) avevano una quantita’ di Omega-3 maggiore nel sangue rispetto agli altri prodotti, addirittura di 4 volte rispetto all’olio di krill ed a quello di salmone.

Anche la riduzione del rischio cardiovascolare e’ stato decisamente maggiore per coloro che hanno assunto un integratore di olio di pesce concentrato TG.

I prodotti A-M B-Well contengono esclusivamente olio di pesce concentrato nella forma trigliceride (TG).

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Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Vuoi prevenire i disturbi gastrointestinali?

omega3-intestino.Omega-3 grandi alleati per chi soffre di disturbi gastrointestinali.

Lo affermano due recenti ricerche, presentate a Stoccolma dall’Issfal, la Società internazionale per lo studio di grassi e lipidi.

In particolare, le prove sperimentali effettuate in laboratorio hanno rivelato che l’introduzione nella dieta dei cosiddetti “grassi buoni” – soprattutto di EPA e DHAfavorisce l’attività della flora intestinale e, in particolare, dei batteri anti-infiammatori, che combattono con successo disturbi cronici come la colite.

Gli Omega-3, in altre parole, aiutano le difese già presenti nell’organismo a debellare i problemi di origine gastrointestinale.
La scoperta è significativa perché, come evidenziano entrambe le ricerche, è ormai accertato che i disturbi gastrointestinali cronici, anche di lieve entità, possono favorire l’insorgere di malattie dell’intestino molto più serie, come il morbo di Crohn.

Fonte in inglese: International Society for the Study of Fatty Acids and Lipids

 

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Omega-3 per l’acne e i problemi della pelle

Gli Omega-3 riducono lesioni, cicatrici nonché infiammazioni causate dall’acne e migliorano allo stesso tempo l’umore.

In una ricerca scientifica un gruppo di ricercatori canadesi ha documentato gli effetti sull’acne di una integrazione di Omega-3, senza apportare cambiamenti allo stile alimentare delle persone sottoposte allo studio.

Dopo 2 mesi d’integrazione è stata osservata una riduzione dell’acne, una riduzione del grado d’infiammazione delle lesioni acneiche stesse ed un miglioramento dello stato emotivo e del benessere generale (confermando i benefici degli Omega-3 per la salute nervosa).

L’effetto più significativo è stato quello sull’infiammazione: il numero medio di lesioni di tipo infiammatorio è infatti sceso da 20,8 a 6,8.

Insomma, per migliorare lo stato di salute della pelle, compresa l’acne con tutti i suoi risvolti psicologici per il danno estetico che essa provoca, l’utilizzo di integratori di Omega-3 è da prendere senza dubbio in considerazione.

Ma per evitare che assunzioni prolungate di Omega-3 possano avere ripercussioni sulla tua salute, devi scegliere integratori ultrapurificati,di qualità farmaceutica e certificati IFOS 5 stelle.

Fonte: National Center for Biotechnology Information

 

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Gli Omega-3 combattono l’Alzheimer

Molti studi hanno evidenziato come gli Omega-3 proteggono il cervello dall’invecchiamento precoce e aiutano a prevenire malattie degenerative come l’Alzheimer.


Una nuova ricerca del Karolinska Institute in Svezia mostra come il DHA e l’EPA, i due Omega-3 piu’ importanti, sono in grado di attraversare la barriera che protegge il cervello ed il sistema nervoso da avvelenamenti ed intossicazioni, ma che spesso impedisce l’accesso anche ai farmaci.

Le persone affette dal morbo di Alzheimer presentano concentrazioni estremamente basse di Omega-3 DHA.
Il team svedese ha dimostrato che l’integrazione con Omega-3 per sei mesi in persone affette da Alzheimer ha prodotto un significativo miglioramento dei loro livelli di Omega-3.

Alla fine dello studio, il gruppo che aveva assunto Omega-3 aveva livelli elevati di DHA e EPA nel liquido cerebrospinale e nel sangue, mentre il gruppo di controllo non ha mostrato alcun cambiamento.

Ancora più importante, i ricercatori hanno osservato che i livelli piu’ elevati di Omega-3 DHA corrispondevano con un miglioramento nella malattia di Alzheimer e dell’infiammazione nel fluido cerebrospinale.

Studi precedenti avevano gia’ dimostrato che gli Omega-3 aiutano il corpo a produrre molecole anti-infiammatorie neuroprotettive in grado di contrastare la produzione nel cervello di beta amiloide, una proteina tossica per i neuroni.

L’accumulo di beta amiloide concorre alla formazione delle “placche senili”, causando quei danni alla memoria e alle capacità cognitive che caratterizzano le malattie neurodegenerative, come appunto l’Alzheimer.

Fonti
Estratto dello studio scientifico (in inglese)

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