Archivi tag: integratori omega 3

Omega-3 per dimagrire

Da molti studi scientifici e’ emersa una determinante perdita di peso e una riduzione della circonferenza dei fianchi dei soggetti cui sono stati somministrati gli Omega-3, in associazione a un regime dietetico ipocalorico e all’esercizio fisico.

I preziosi acidi grassi essenziali Omega-3 ci fanno dimagrire perche’:

1. stimolano l’utilizzo dei grassi di deposito

2. regolano l’insulina, ormone che se in eccesso provoca l’ingrassamento

3. riducono l’infiammazione cellulare nel tessuto adiposo, in modo che le cellule adipose non vengano stimolate a proliferare

4. riducono la sensazione della fame.

Un recente studio della Texas Tech University (USA), ha mostrato gli effetti sulle cavie da laboratorio di un’alimentazione ricca di grassi ma arricchita di Omega-3 EPA.
L’analisi dei dati ha mostrato una diminuzione del peso e della quantità di grasso corporeo.
Secondo i ricercatori, lo studio dimostra che i supplementi di Omega-3 EPA possono contrastare gli effetti di un’alimentazione ricca di grassi, grazie alla capacità di aumentare l’ossidazione dei lipidi, ridurre la dimensione degli adipociti (cellule che accumulano grasso), e l’infiammazione del tessuto adiposo.

Per ottenere tutti questi effetti dimagranti dagli Omega-3 il famoso biochimico americano Barry Sears consiglia di assumere quotidianamente 5 grammi di un integratore ad alta purezza e certificazione certificato fos (equivalenti ad 8 capsule di Omega-3 PGFO A-M B-Well oppure 1 cucchiaio da tavola da 8 ml. di Liquid Gold).

 

Riferimenti in inglese:
American Society for Nutrition

Pancia piatta per l’estate con gli Omega-3

Una serie di studi scientifici suggerisce che gli Omega-3 contrastano l’accumulo di grasso e promuovono la perdita di peso.

Con l’assunzione di Omega-3 si e’ osservata una diminuzione del grasso che si deposita intorno agli organi interni nell’addome.

Inoltre, più i livelli di Omega-3 nel sangue sono elevati, minori sono l’indice di massa corporea, il girovita e la circonferenza dei fianchi.

Un ulteriore beneficio degli Omega-3 e’ l’aumento della massa magra, grazie probabilmente alla vasodilatazione.

Grazie a questo effetto i nutrienti vengono utilizzati per produrre muscoli anziche’ grasso.

Altri studi suggeriscono anche che gli Omega-3 riducono la sensazione di fame, aumentando la sensibilita’ dell’organismo all’ormone leptina, responsabile del senso di sazieta’.

Per ottenere tutti questi effetti dimagranti dagli Omega-3 il famoso biochimico americano Barry Sears consiglia di assumere quotidianamente 5 grammi di un integratore ad alta purezza e certificazione certificato Ifos (equivalenti ad 8 capsule di Omega-3 PGFO A-M B-Well oppure 1 cucchiaio da tavola da 8 ml. di Liquid Gold).

 

Riferimenti in inglese:
“Long-chain omega-3 polyunsaturated fatty acids may be beneficial for reducing obesity-a review”

“Long-chain polyunsaturated fatty acid supplementation had no effect on body weight but reduced energy intake in overweight and obese women”

“Long-chain n-3 PUFAs reduce adipose tissue and systemic inflammation in severely obese nondiabetic patients: a randomized controlled trial”

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Rinforza i tuoi muscoli con gli Omega-3

Studi precedenti avevano gia’ dimostrato che gli Omega-3 aiutano a migliorare le prestazioni atletiche e ad evitare fatica e indolenzimento muscolare dopo un intenso allenamento, oltre che aumentare la sintesi delle proteine nei muscoli.

Secondo il risultato di una recente ricerca condotta dagli scienziati del National Institute on Aging di Bethesda (USA), nelle persone anziane che assumono Omega-3 migliorano alcuni parametri muscolari.

In particolare sono stati verificati la forza muscolare della coscia, la forza dell’estensione del ginocchio e quella dell’impugnatura della mano.

Gli 836 volontari, di età compresa tra i 66 e i 96 anni, hanno mostrato una maggiore forza e dimensione dei muscoli.

Secondo gli scienziati autori dello studio questi dati dimostrano che gli Omega-3 hanno effetti positivi non solo sul muscolo cardiaco ma anche sul resto della muscolatura.

 

Riferimenti in inglese:
Pubmed – US National Library of Medicine – National Institutes of Health

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Unione Europea: Omega-3 indispensabili per il cervello

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) dell’Unione Europea ha stabilito in un recente documento che gli Omega-3, in particolare il DHA, sono necessari alla corretta funzione cerebrale in tutte le eta’ e contribuiscono al normale sviluppo del cervello in neonati e bambini.

L’Omega-3 DHA e’ presente in alte concentrazioni nel sistema nervoso centrale, dove svolge un ruolo sia strutturale che funzionale, e nella retina.

L’EFSA ritiene che il suo ruolo benefico per il cervello sia confermato da numerosi studi, e che la sua presenza sia importante a qualsiasi eta’, sebbene la crescita del cervello ne richieda elevate concentrazioni soprattutto durante i primi due anni e per tutta l’infanzia.

L’EFSA raccomanda l’assunzione di almeno 100 mg di DHA al giorno fino a 24 mesi, e almeno 250 mg al giorno dai 2 ai 18 anni.

Sulla base delle prove scientifiche, il gruppo di esperti conclude che esiste un rapporto di causa-effetto tra il consumo di DHA e il corretto sviluppo cerebrale.

Ti ricordo che 1 capsula di A-M B-Well PGFO oppure 1 ml di Liquid Gold contengono 200 mg di DHA.

 

Riferimenti in inglese:
Autorita’ europea per la sicurezza alimentare (EFSA)

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Dolori mestruali ed endometriosi: un aiuto dagli Omega-3

Gli Omega-3 sono preziosi per il benessere femminile in tutte le fasi della vita: proteggono da osteoporosi e malattie cardiovascolari, riducono la depressione e migliorano la qualità della gravidanza.

Inoltre gli Omega-3 sono un valido aiuto per ridurre i sintomi della sindrome premestruale e i dolori del ciclo mestruale.

Alcuni ricercatori della Washington School of Medicine hanno recentemente confermato che gli Omega-3 sono degli alleati per migliorare la salute e il benessere della donna: avere un’alta concentrazione nel sangue di Omega-3 significa avere una minore probabilità (circa l’80%) di sviluppare l’endometriosi.

L’endometriosi e’ una malattia cronica complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero in altri organi. Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità.

I risultati di questa ricerca, insieme a quelli di studi precedenti, confermano l’ipotesi che gli Omega-3 potrebbero rappresentare un valido aiuto per la prevenzione ed il trattamento di questa patologia.

 

Link in inglese:
US National Library of Medicine

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Omega-3 per la salute del tuo cervello

Anni di ricerche hanno dimostrato che gli Omega-3, i grassi “amici” della salute, sono importanti per il sistema nervoso dalle prime fasi dello sviluppo fino alla terza età, in quanto aiutano a mantenere anche il cervello in salute.

Inoltre le ricerche sperimentali indicano che gli Omega-3 agiscono sul sistema nervoso centrale, dove riducono l’eccitabilità delle cellule cerebrali.

Grazie a queste caratteristiche benefiche, unite a quelle di stabilizzare il battito cardiaco e prevenire l’insorgenza dell’infarto, gli Omega-3 potrebbero aiutare anche chi soffre di epilessia, contribuendo a diminuire la frequenza delle crisi convulsive e dei problemi cardiaci collegati.

Lo afferma uno recente studio californiano pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry.

La ricerca è stata condotta su 24 pazienti epilettici che non rispondevano più ai trattamenti tradizionali.

In questi individui il consumo in basse dosi di integratori di olio di pesce (equivalente a 2 capsule di A-M B-Well PGFO al giorno) ha ridotto del 30% la frequenza delle crisi epilettiche, un effetto paragonabile a quello dei farmaci antiepilettici.

Anche questa ricerca indica che l’olio di pesce puo’ rappresentare un intervento a basso costo ed alternativo ai farmaci per migliorare il profilo cardiovascolare e la salute del cervello.

Link in inglese:
Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Vuoi difenderti dall’influenza? La riusposta è negli Omega-3

12801474_943249902390302_4293381374600337320_nGli Omega-3 sono potenti alleati del sistema immunitario. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato la loro capacità di modulare sia la risposta immunitaria sia l’infiammazione.

In un recente studio, alcuni ricercatori giapponesi hanno scoperto che un derivato degli Omega-3, la proteina D1, ha un potenziale sia preventivo che curativo anche per l’H1N1, l'”influenza suina”, e per l’H5N1, l'”influenza aviaria”, che in realtà è più letale di qualsiasi altra influenza.

Lo studio dimostra che viene inibita la replicazione del virus, e le cavie da laboratorio a cui viene somministrato questo derivato degli Omega-3 hanno un deciso miglioramento dei sintomi e della sopravvivenza al virus, anche nei casi in cui i farmaci antivirali non funzionano.

La proteina D1 fa parte di una famiglia di molecole con apparenti proprieta’ antibiotiche ed antinfiammatorie. Questo studio e’ il primo a mostrare anche le notevoli caratteristiche’ antivirali di questi composti.

In un altro studio pubblicato pochi mesi fa alcuni ricercatori americani della East Carolina University hanno evidenziato come gli Omega-3 aumentino la produzione di anticorpi ed i livelli di cellule B, un tipo di globuli bianchi di vitale importanza per il sistema immunitario.

Insomma anche nella stagione invernale e’ consigliabile fare in modo che il nostro organismo non rimanga sprovvisto dei preziosi Omega-3.

Link:
Studio relativo a proteina D1 pubblicato in inglese su US National Library of Medicine
Studio relativo a produzione anticorpi pubblicato in inglese su Journal of Leukocyte Biology

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

“L’olio di pesce ha salvato nostro figlio”

L’olio di pesce ad alto contenuto di Omega-3 è uno dei nutrienti meglio documentati sul mercato, e i molti benefici che apporta alla salute sono stati ripetutamente dimostrati.

E’ particolarmente importante per la salute del cervello, e può anche aiutare a guarire e ripristinarne le funzioni dopo una lesione cerebrale traumatica.

Recenti ricerche suggeriscono inoltre che l’olio di pesce può contribuire a rallentare l’atrofia cerebrale legata all’età.

Un nuovo esempio dell’efficacia dell’olio di pesce in questo campo è dato dallo straordinario recupero di Grant Virgin da un grave trauma cerebrale.

La vicenda, riportata da un servizio televisivo della CNN, è stata seguita da tutta la stampa americana.

La lunga strada di Grant Virgin, oggi diciassettenne, è incominciata nel settembre 2012 quando è stato investito da un’auto.

Grant presentava gravi danni cerebrali, fratture del cranio, fratture vertebrali, e diverse emorragie nel cervello. I medici dissero ai suoi genitori che non c’era nessuna speranza di guarigione, e che non sarebbe sopravvissuto alla notte.

I familiari avevano sentito di casi simili curati con l’olio di pesce, e contattarono il Dott. Barry Sears, il biochimico del MIT che ha condotto studi approfonditi sugli effetti sulla salute dell’olio di pesce di grado farmaceutico.

Seguendo i suoi consigli utilizzarono una dose di 20 g al giorno di olio di pesce ad alta concentrazione, e già dopo 48 ore Grant fu in grado di chiamare sua madre al telefono, ed oggi sta tornando alla normalità.

La madre ha definito il suo recupero “incredibile” mentre all’ospedale che lo ha avuto in cura lo definiscono un “miracolo”.

Dal 2006 ad oggi ci sono stati altri sette casi in cui l’utilizzo di olio di pesce ha portato alla guarigione da lesioni cerebrali, da Randall McCloy, al quale dopo un incidente minerario era stata diagnosticata una vita vegetativa mentre oggi ha una vita felice ed un figlio, al 17enne Bobby Ghassemi di cui, dopo un grave incidente d’auto, i medici dissero che non si sarebbe più ripreso, e che oggi ha felicemente terminato gli studi.

La teoria alla base dell’olio di pesce come intervento terapeutico per il trauma cranico è allo stesso tempo semplice e complessa. In parole povere, il cervello è per il 30% composto da acidi grassi Omega-3.

‘Se un muro di mattoni viene danneggiato, non utilizzeresti mattoni per ripararlo? ‘ ha detto il dottor Michael Lewis, fondatore del Brain Health Education and Research Institute. ‘Attraverso l’utilizzo di Omega-3 in dosi consistenti, si forniscono le basi al cervello per riparare se stesso.’

Gli Omega-3, che aiutano a combattere l’infiammazione in tutto il corpo, aiutano anche a sedare l’infiammazione nel cervello.

Dopo una lesione traumatica, l’infiammazione del cervello che si verifica può continuare per lunghi periodi di tempo a meno che, come afferma il Dott. Sears, “non ci sia una seconda reazione che la spegne.”
L’olio di pesce, a quanto pare, può aiutare a fare proprio questo, quando somministrato in dosi sufficientemente elevate.

L’olio di pesce di Grado Farmaceutico A-M B-Well ha le stesse caratteristiche di quello utilizzato per la cura di questi pazienti.

 

Links:
Articolo in inglese della CNN su Grant Virgin
Articolo in inglese della CNN su Bobby Ghassemi

Riferimenti:
1. Roberts L,Bailes J, Dedhia H, Zikos A, Singh A, McDowell D, Failinger C, Biundo R, Petrick J, and Carpenter J. “Surviving a mine explosion.” J Am Coll Surg 207:276-283 (2008)
2. Sears B, Bailes J, and Asselin B. “Therapeutic use of high-dose omega-3 fatty acids to treat comatose patients with severe brain injury.” PhamaNutrition 1: 86-89 (2013)

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Questa pericolosa sostanza tossica potrebbe essere nel tuo piatto…

Il pesce e’ uno degli alimenti più consigliati dagli specialisti grazie al suo contenuto di Omega-3.

Tuttavia, il pesce è oggi forse una delle principali fonti alimentari di metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche e cancerogene.

Purtroppo quasi tutto il pesce italiano risulta inquinato da metilmercurio, la forma del metallo più assorbita dall’uomo.

In una recente indagine Altroconsumo non soltanto ha trovato tracce di questo metallo in tutti i campioni portati in laboratorio, ma in molti, troppi casi ne hanno trovato quantità che alla lunga possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza.

Alle stesse conclusioni è giunta un’inchiesta della trasmissione di Italia 1 “Le Iene”, guarda il servizio cliccando qui: Le Iene: Quando il pesce diventa pericoloso

Quando si mangia pesce contaminato, il mercurio agisce come un veleno per il cervello e il sistema nervoso.

Ciò è particolarmente pericoloso per le donne incinte e i bambini piccoli, il cui cervello è ancora in via di sviluppo.
Se neonati o feti sono esposti al mercurio, questo può causare:
ritardo mentale, paralisi cerebrale, sordità, cecità.

Anche basse dosi di mercurio possono interferire con lo sviluppo di un bambino.

Anche negli adulti l’avvelenamento da mercurio può creare gravi danni, ed è stato collegato a problemi di infarto, fertilità, memoria, perdita della vista e disturbi della pressione sanguigna.
Può anche causare stanchezza estrema e disfunzioni neuro-muscolari.
Il mercurio è particolarmente dannoso per il sistema nervoso centrale, e diversi studi dimostrano che puo’ causare problemi psicologici, neurologici e immunologici.

Inoltre, il mercurio si lega molto saldamente alle strutture nel sistema nervoso centrale ed ha una emivita estremamente lunga, tra 15 e 30 anni.

Ma allora è meglio beneficiare delle proprietà nutrizionali del pesce o conviene prestare più attenzione agli inquinanti che in esso possono essere contenuti?

Purtroppo i pesci che hanno un maggior contenuto di Omega-3 sono anche quelli che mostrano una maggiore concentrazione di mercurio, rendendo la scelta davvero difficile.

Una valida alternativa è quella di assumere gli Omega-3 attraverso un olio di pesce ultrapurificato di Grado Farmaceutico, con ogni lotto certificato per purezza, concentrazione e freschezza da un ente indipendente quale IFOS, International Fish Oil Standards.

Dal 2005 ad oggi ogni lotto di olio di pesce prodotto da A-M B-Well ha avuto una concentrazione di mercurio migliaia di volte inferiore ai limiti di legge, ai limiti della tracciabilita’.

La tecnica della distillazione molecolare multipla permette infatti di avere un olio di pesce virtualmente esente da inquinanti, permettendo di avere i benefici per la salute offerti dagli Omega-3 senza correre alcun rischio.

Fonte: Altroconsumo
Fonte: La Stampa

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Previeni cosi’ la perdita dell’udito…

La perdita dell’udito e’ considerato quasi inevitabile per le persone anziane, in realta’ la ricerca scientifica dimostra che e’ possibile una prevenzione fin da giovani attraverso l’alimentazione.

Gia’ nel 2010 dei ricercatori australiani, analizzando le abitudini alimentari di 2.956 persone, avevano affermato che le persone al di sopra dei 50 anni che assumono Omega-3 riducono il rischio di calo dell’udito del 42%.

Una nuova ricerca condotta da scienziati americani del Brigham and Women’s Hospital di Boston, condotta analizzando i dati relativi a 65.215 donne dal 1991 al 2009, ha confermato gli effetti benefici degli Omega-3 anche nel campo della perdita dell’udito.

Infatti i soggetti con una alimentazione ricca di Omega-3 avevano un rischio del 20% più basso di perdita dell’udito, rispetto a chi consumava pesce raramente.

Gli Omega-3 sono dunque un toccasana anche per le funzioni uditive.

Fonte: La Stampa 12/09/2014
Fonte in inglese: American Journal of Clinical Nutrition

 

>> Post più visto:
Gli integratori di Omega-3 fanno male?