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Omega-3 efficaci contro il cancro dell’intestino

Gli Omega-3 aumentano le possibilità di sopravvivere al tumore all’intestino.
A sostenerlo uno studio della Aberdeen University.
Tra i benefici vi sarebbe inoltre un’azione di contrasto alla diffusione delle cellule tumorali nel resto dell’organismo.

I ricercatori hanno valutato l’impatto degli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 una volta processati dalla digestione.
Per farlo sono stati analizzati i profili clinici di 650 pazienti affetti da tumore all’intestino.

La ricerca ha evidenziato che il processo digestivo degli Omega-3 favorisce la produzione di enzimi in grado di attaccare le cellule tumorali migliorando le probabilità di sconfiggere la malattia.
Inoltre chi mostrava i livelli più alti di Omega-3 (e minori di Omega-6) aveva indici di sopravvivenza migliori e una minore diffusione del tumore nel resto del corpo.

I risultati sono stati presentati sulla rivista British Journal of Cancer.
Come ha sottolineato il professor Graeme Murray, autore principale dello studio: “Le molecole che scaturiscono dalla digestione degli Omega-3 prevengono la diffusione del tumore dell’intestino.
I nostri risultati sono importanti perché evidenzia un nuovo percorso per comprendere la sopravvivenza dal cancro intestinale”.

Fonte in inglese: Aberdeen University.

Piu’ Omega-3 Meno Artrite Reumatoide

Un nuovo studio, diretto dalla dottoressa Sara K. Tedeschi, medico associato al prestigioso Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha rilevato come il pesce possa aiutare a ridurre il dolore alle articolazioni ed il gonfiore caratteristici dell’artrite reumatoide.

La ricerca è stata presentata dal New York Times con un articolo dal titolo: “Il pesce come un medicinale per l’artrite reumatoide“.
Precedenti ricerche avevano già suggerito l’assunzione di supplementi di olio di pesce, ricco di acidi grassi Omega 3, dalle note proprietà antinfiammatorie, per alleviare il dolore articolare associato all’artrite reumatoide.

Anche questa ricerca ha messo in evidenza le proprietà antinfiammatorie degli Omega-3: le persone che consumavano pesce due volte a settimana presentavano minore dolore e gonfiore alle articolazioni rispetto a chi non ne consumava affatto.
Sembra inoltre che i grandi consumatori di pesce (più di due porzioni a settimana) abbiano una minor probabilità di sviluppare la malattia stessa.

“La grandezza dell’effetto” – ha dichiarato la dottoressa Tedeschi nell’intervista al New York Times – è rilevante, circa un terzo dell’effetto previsto con il trattamento farmacologico standard dell’artrite reumatoide con il methotrexate”.

Fonte in italiano: reumaonline.it
Fonti in inglese: New York Times – Studio scientifico

Omega-3 per Memoria e Apprendimento

Il ruolo dell’Omega-3 nella prevenzione della malattia di Alzheimer: uno studio con la SPECT
omega-3 Alzheimer

In un articolo pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, i ricercatori hanno scoperto che in  pazienti con  alti livelli di Omega-3, avviene un aumento del flusso sanguigno in specifiche aree del cervello legate alla memoria e alle capacità cognitive.

In particolare gli Omega-3 hanno dimostrato un’attività anti-amiloide (sostanza che si deposita nei tessuti come conseguenza di malattie croniche), anti-tau (tau è una proteina che si ritrova nelle placche cerebrali dei malati di Alzheimer) ed antinfiammatoria per il cervello.

Per verificarlo, 166 pazienti sono stati sottoposti a speciali controlli tramite la tecnica SPECT (tomografia ad emissione di fotone singolo).

Si è scoperto che l’afflusso sanguigno cerebrale, specie nelle aree adibite alla funzione mnemonica, era significativamente più efficiente ed elevata nei soggetti che presentavano livelli più alti di Omega-3.

Migliori anche i risultati nella soluzione dei test per valutarne lo stato neurocognitivo.

L’autore principale Daniel G. Amen, medico della Amen Clinics Inc. di Costa Mesa in California, aggiunge: “Questa è una ricerca molto importante perché mostra la correlazione tra livelli bassi di Omega-3 e riduzione del flusso sanguigno nelle regioni importanti per l’apprendimento, depressione, memoria e demenza“.

Fonte in inglese: Journal of Alzheimer’s Disease

Proteggi il tuo fegato con gli Omega-3

Gli Omega-3 producono benefici significativi sul metabolismo umano, in particolare sul fegato.

Il dato è emerso da uno studio condotto dall’ Università dell’Oregon in collaborazione con il Dipartimento dell’agricoltura del Governo statunitense, e da una ulteriore ricerca pubblicata su “Plos One”.

Le ricerche hanno dimostrato gli effetti biologici che i cosiddetti “grassi buoni” hanno sul metabolismo umano, evidenziando che gli Omega-3, se somministrati nelle stesse dosi consigliate per combattere il colesterolo e i trigliceridi, sono in grado di contrastare i danni provocati dagli eccessi di carne, zuccheri e grassi saturi, aumentando anche la sensibilità all’azione dell’ormone insulina.

Le virtù purificanti degli Omega-3 si fanno sentire in particolare a livello epatico, poiché colpiscono i meccanismi infiammatori e ossidativi alla base di alcune gravi malattie, come la fibrosi, la steatosi di origine non alcolica e le complicazioni legate al diabete.

Sia l’azione antinfiammatoria, sia la capacità di ridurre trigliceridi e colesterolo LDL proteggono le cellule del fegato dai tumori che potrebbero colpirlo.

I ricercatori consigliano di assumere dai 2 ai 4 grammi di Omega-3 al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure a 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold.

Fonti in italiano: Rai News
Fonti in inglese: Università dell’Oregon
Plos One

Menopausa: gli Omega-3 allungano e migliorano la vita

Oltre 30 mila studi scientifici dimostrano che gli Omega-3 svolgono un ruolo fondamentale per la salute umana.
I risultati evidenziano che un apporto adeguato di Omega-3 deve essere parte integrante di uno stile di vita sano, proprio come l’esercizio fisico e un’alimentazione ben bilanciata.

Gli effetti benefici degli Omega-3 sull’equilibrio ormonale si riflettono anche sui sintomi della menopausa.

Uno studio condotto presso l’Ospedale Ginecologico Sant’Anna di Torino ha dimostrato che gli Omega-3 sono efficaci nel controllo delle vampate di calore, sintomi tipici di questa fase della vita femminile.
Un ulteriore studio canadese ha confermato i risultati, rilevando che in sole 8 settimane utilizzando un integratore di Omega-3 è possibile ridurre del 55% questo disturbo.

Secondo una ricerca dell’Harvard Medical School di Boston (Stati Uniti) basta assumere per 8 settimane 2 grammi al giorno di Omega-3 per ridurre sia le vampate di calore che i sintomi della depressione.
Il trattamento è risultato efficace nel 70% delle pazienti e nel 45% dei casi i sintomi della depressione sono scomparsi.

Infine un recente studio, pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology, ha coinvolto circa 6.500 donne in post menopausa.
Monitorando lo stato di salute delle partecipanti per circa 15 anni, i ricercatori hanno scoperto che le donne con una maggiore quantità di Omega-3 in circolazione nel sangue corrono un rischio di morire del 20% inferiore rispetto a quelle con meno Omega-3.
Questo beneficio si verifica solo con gli Omega-3 derivanti dal pesce, e non con quelli di origine vegetale.

Il tutto, sottolineano i ricercatori, senza che l’assunzione di questi nutrienti causi significativi effetti collaterali.

Fonti in inglese: Studio Ospedale S. Anna sulle vampate
Studio dell’Harvard Medical School di Boston su vampate e depressione
Studio sulla mortalità e Omega-3 in menopausa

Gli Omega-3 ti difendono dalle malattie causate dallo SMOG

Gli Omega-3 possono ridurre della metà i danni causati dall’inquinamento atmosferico.

La scoperta arriva dalla Harvard Medical School che ha confermato come le particelle delle smog possano penetrare attraverso i polmoni in altri organi, come il cervello e i testicoli.

Lo smog aumenta enormemente il rischio di malattie: il 94% dei decessi è dovuto a malattie che vengono peggiorate o che sono fortemente correlate con lo smog, come malattie cardiovascolari (aumenta il rischio di aterosclerosi), ictus (lo smog entra nel cervello e potrebbe esserci anche una correlazione con l’Alzheimer), BPCO – broncopneumopatia cronica ostruttiva (chi abita in città ha un rischio maggiore del 54% di BPCO) e cancro ai polmoni.

L’inquinamento dell’aria, inoltre, aumenta il rischio di infezioni respiratorie acute.

In questo studio si dimostra che gli effetti dell’inquinamento possono essere diminuiti da un terzo alla metà grazie alla capacità di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo degli Omega-3.

“Consiglio vivamente di assumere Omega-3 per contrastare i problemi di salute dovuti all’inquinamento atmosferico”, ha affermato il Dr. Kang, che ha diretto la ricerca.

I ricercatori raccomandano una dose di Omega-3 compresa tra i 2 e i 4 grammi al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold.

Fonte in inglese: ScienceDirect

L’olio di pesce è più prezioso del caviale

Il Dr. Sears, il ricercatore del MIT tra i principali esperti sull’impatto della dieta sulla risposta ormonale, l’espressione genetica e l’infiammazione, oltre che ideatore della dieta a Zona, ha recentemente pubblicato sul proprio blog una comparazione tra il caviale e gli integratori di Omega-3 di Grado Farmaceutico.

Il caviale, oltre che il suo prezzo, è infatti conosciuto anche per i benefici per la salute.

Facendo una ricerca sui contenuti in Omega-3 del caviale, si scopre che contiene mediamente 3,2 g per una porzione da 50 g.
Considerando il costo del caviale, questi 3,2 g di Omega-3 costano tra 50 e 1000 Euro!
In confronto per ottenere la stessa quantità di Omega-3 da un integratore di olio di pesce di Grado Farmaceutico come A-M B-Well, il costo medio è di circa 1,50 Euro.
Non occorre un grande scienziato per capire qual è l’affare migliore!
Sono necessari 50 g di caviale per avere la stessa quantità di Omega-3 contenuta in 5 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold.

Il Dr. Sears conclude raccomandando di utilizzare l’olio di pesce di Grado Farmaceutico come fonte di Omega-3 al posto del caviale, e (scherzando) di utilizzare i soldi risparmiati per acquistare gioielli costosi. Quantomeno durano più a lungo.

Omega-3 per prevenire l’Alzheimer

Molti studi hanno evidenziato come gli Omega-3 proteggono il cervello dall’invecchiamento precoce e aiutano a prevenire malattie degenerative come l’Alzheimer.

In uno studio svedese del 2014, i ricercatori avevano osservato che i livelli piu’ elevati di Omega-3 DHA corrispondevano con un miglioramento nella malattia di Alzheimer e dell’infiammazione nel fluido cerebrospinale.

Secondo una revisione pubblicata nel gennaio 2017 su “Jama Neurology”, elevate dosi di integratori di Omega-3 di tipo DHA possono aiutare a prevenire la demenza di Alzheimer.

L’elaborazione dei dati dimostra che, a confronto dei soggetti che non mangiano pesce, il consumo di una porzione di pesce una volta alla settimana si associa a un rischio significativamente inferiore di demenza di Alzheimer.

I ricercatori hanno evidenziato che i supplementi di olio di pesce sono efficaci nell’Alzheimer, in particolare nei soggetti non affetti dalla malattia.

Gli studiosi sperano che questa nuova revisione delle attuali prove di efficacia degli Omega-3 sull’Alzheimer susciti un rinnovato interesse per il finanziamento della ricerca sul DHA.

Ti ricordo che 1 capsula di A-M B-Well PGFO oppure 1 ml di Liquid Gold contengono 200 mg di Omega-3 DHA (e 400 mg di Omega-3 EPA).

Fonte in italiano: Farmacista33 
Fonte in inglese: PubMed – US National Library of Medicine

L’olio di pesce meglio dell’aspirina come anti-infiammatorio

Gli Omega-3 EPA e DHA contenuti nell’olio di pesce hanno dimostrato di avere un effetto anti-infiammatorio più potente dell’aspirina.

Lo studio della University of Rochester (New York) è stato effettuato per 28 giorni confrontando una dose giornaliera di 650 mg di aspirina, con l’assunzione di 3,4 g di Omega-3 EPA e DHA.

Le conclusioni dello studio hanno mostrato che gli Omega-3 hanno effetti maggiori rispetto all’aspirina sull’infiammazione e l’angiogenesi.

I ricercatori evidenziano come per ottenere questi effetti siano necessarie dosi di Omega-3 più alte rispetto a quelle ottenibili con la normale alimentazione.

Questa è una notizia fantastica per tutti coloro che cercano di ridurre l’infiammazione e il dolore senza l’assunzione di farmaci che possono avere effetti collaterali.
Gli effetti collaterali più noti dell’aspirina sono i danni allo stomaco e del tratto gastrointestinale.

Inoltre gli Omega-3 EPA e DHA hanno dimostrato di avere effetto migliori rispetto all’aspirina anche nel contrastare l’angiogenesi, una caratteristica dei trattamenti contro il cancro.
L’angiogenesi è la formazione di nuovi vasi sanguigni, attraverso i quali i tumori si procurano il nutrimento.

Le dosi utilizzate nello studio equivalgono a 5 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da 5 ml di Liquid Gold al giorno.

Fonte in inglese: PubMed US National Library of Medicine National Institutes of Health

Previeni le mallattie autoimmuni

lupusUn’equipe di ricercatori della Michigan State University ha annunciato di aver verificato che l’assunzione con frequenza dell’Omega-3 DHA permette di bloccare lo sviluppo del lupus e altre malattie autoimmuni.

I risultati dello studio preclinico, pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica PLoS One, sono stati estremamente positivi.

I ricercatori hanno analizzato l’effetto del DHA sulle lesioni causate dal lupus nei polmoni e nei reni delle cavie geneticamente predisposte alla malattia, e hanno notato che “il 96% dei danni è stato ridotto con l’integrazione di DHA”.

Con l’uso del DHA sembra si sia trovata un rimedio potentissimo contro il Lupus e altre malattie autoimmuni: “Non avevo mai visto una risposta protettiva così drastica”, ha affermato il Dott. Jack Harkema, uno dei principali autori dello studio.

I ricercatori ipotizzano che il DHA aiuti le cellule a inviare un segnale anti-infiammatorio nel corpo, così da bloccare la risposta autoimmune. Già nel 2012 uno studio aveva mostrato come gli Omega-3 aiutano a prevenire i sintomi neuropsichiatrici associati alle malattie di origine autoimmune.

1 capsula di A-M B-Well PGFO e 1 ml di Liquid Gold contengono almeno 200 mg di DHA.

Fonte in italiano:
Medimagazine

Fonte in inglese:
Michigan State University