Dopo quanto tempo si ottengono benefici dagli Omega-3?

OMEGA-3, QUANTO TEMPO PRIMA CHE SIANO EFFICACI

Hai appena iniziato ad assumere integratori di omega-3, ma non vedi ancora alcuna differenza? In questo articolo scoprirai quanto tempo impiegano gli acidi grassi ad agire nel tuo corpo e cosa è importante considerare quando assumi il tuo integratore di olio di pesce per trarne il massimo beneficio. 

SEGNI DI CARENZA DI OMEGA-3
I segni di una carenza di omega-3 possono essere vari e vanno da unghie, capelli e pelle secchi e fragili, a livelli più bassi di concentrazione, nonché maggiori sbalzi d’umore e persino un rischio più elevato di malattie cardiache.
EPA e DHA sono chiamati acidi grassi essenziali, perché il nostro corpo non può produrli da solo, ma dobbiamo assumerli attraverso fonti esterne. 

COME AUMENTARE L’ASSUNZIONE DI OMEGA-3
EPA e DHA si trovano naturalmente nei pesci grassi che vivono in acque fredde, come salmone, acciughe o sgombri. Questi tipi di pesce contengono alti livelli di EPA e DHA e sono molto salutari. Tuttavia, potrebbe non essere facile consumare regolarmente pesce fresco, quindi assumere un integratore di omega-3 può essere una buona alternativa. 
Quindi, il modo più semplice per aumentare l’assunzione di omega-3 è iniziare a utilizzare un integratore di omega-3 su base giornaliera. Ma attenzione che gli effetti non saranno istantanei. Ed ecco perché.

QUANTO TEMPO CI VUOLE PER FARE EFFETTO?
Mentre ci vogliono solo tre o quattro ore perché gli acidi grassi omega-3 raggiungano il tuo sangue dopo aver assunto un integratore, gli effetti di lunga durata possono richiedere più tempo per manifestarsi.
Entro 24 ore dall’assunzione, DHA ed EPA si accumulano nelle membrane dei globuli rossi, che poi li trasportano in tutto il corpo, soprattutto negli organi che ne hanno più bisogno, come il cervello e il cuore.
Il tempo necessario perché inizino a sentirsi dei benefici dipende anche dalla concentrazione di EPA e DHA nell’olio di pesce e dalla qualità complessiva del tuo integratore.
Può essere necessario fino a un mese per raggiungere livelli ottimali di EPA e DHA nel sangue, ma per il cervello e il cuore possono essere necessari fino a 3 mesi.
Se si stanno assumendo per migliorare l’umore o per il trattamento del dolore, possono essere necessari fino a 6 mesi prima che gli omega-3 inizino ad avere effetto.
Quindi l’assunzione di integratori di omega-3 non è una soluzione rapida, ma una soluzione a lungo termine, che incoraggia anche a compiere passi verso uno stile di vita più sano.

QUANTI OMEGA-3 ASSUMERE
Il Dr. Barry Sears, una delle maggiori autorità nel campo degli effetti dell’alimentazione sul sistema ormonale, nel suo libro “Toxic Fat – Magri per Sempre” edito in Italia da Sperling & Kupfer fornisce una stima approssimativa della dose di EPA e DHA (i principali Omega-3) da assumere ogni giorno.
Le sue indicazioni sono riassunte in questa tabella:

– nessuna patologia: 2,5 grammi di Omega-3 EPA e DHA al giorno
– sovrappeso, obesità, diabete di tipo I e II, patologie cardiache, prima di iniziare una dieta dimagrante: 5 grammi di Omega-3 EPA e DHA al giorno
– dolore cronico: 7,5 grammi di Omega-3 EPA e DHA al giorno
– disturbi neurologici: 10 grammi di Omega-3 EPA e DHA al giorno

Sears fa notare che per raggiungere le quantità indicate con l’alimentazione sarebbe necessario mangiare grandi quantità di pesce, esponendosi così anche al rischio degli inquinanti marini come il mercurio, altamente tossico.
Consiglia quindi di utilizzare degli integratori certificati da IFOS a 5 stelle per concentrazione e purezza, in modo da avere quantità certificate di omega-3 senza preoccuparsi degli inquinanti.
Gli integratori A-M B-Well corrispondono pienamente per le eccezionali caratteristiche di concentrazione, purezza e freschezza certificate per TUTTI i lotti da International Fish Oil Standards alle raccomandazioni del Dr. Sears.
Inolre sono prodotti nella forma di trigliceride naturale (TG) ad alta biodisponibilità, quindi servono meno capsule per ottenere benefici.

Le quantità indicate da Sears possono essere convertite in:
4 capsule PGFO oppure 1 cucchiaino da 4 ml di Liquid Gold per assumere 2,5 grammi di Omega-3, 8 capsule PGFO oppure 1 cucchiaio da 8 ml per assumere 5 grammi di Omega-3,
12 capsule PGFO oppure (1 cucchiaio e mezzo, totale 12 ml) di Liquid Gold per assumere 7,5 grammi di Omega-3,
16 capsule PGFO oppure 2 cucchiai (totale 16 ml) di Liquid Gold per assumere 10 grammi di Omega-3.

PER QUANTO TEMPO UTILIZZARE GLI INTEGRATORI
Nel caso che l’integratore utilizzato fosse di tipo generico, e quindi sprovvisto di certificazione IFOS che ne attesti purezza, concentrazione e freschezza, sarebbe senza dubbio opportuno effettuare delle pause tra i cicli di integrazione.

Questo a causa di inquinanti tossici quali mercurio, diossine, pcb e arsenico, presenti nell’olio di pesce economico e non distillato molecolarmente, che si possono accumulare nel tuo organismo raggiungendo nel tempo dosaggi in grado di provocare patologie anche molto serie.

Se invece stai utilizzando un olio di pesce di altissima qualità con certificazione IFOS a 5 stelle come quello prodotto da A-M B-Well, il problema degli inquinanti non esiste, in quanto la distillazione molecolare multipla porta ad avere un prodotto ad altissima concentrazione e purezza.

Il Dr. Barry Sears, sostiene che l’integrazione di omega-3 dovrebbe essere fatta per tutta la vita, in quanto dopo poche settimane di interruzione dell’assunzione di omega-3 i loro effetti benefici spariscono.

QUANDO PRENDERLO
Affinché il tuo corpo sia in grado di assorbire correttamente l’integratore di omega-3, dovrebbe essere assunto insieme a un pasto grasso. Questo è importante in quanto il nostro corpo ha bisogno di grassi extra per rilasciare gli enzimi corretti, che scomporranno e assorbiranno gli acidi grassi.
Questo è il motivo per cui potrebbe non essere l’opzione migliore assumere il supplemento con la colazione, quando le persone in genere mangiano solo un piccolo pasto. 

Sapendo che occorre del tempo perchè si possano manifestare i benefici degli omega-3, è importante essere coerenti e assumerli per un periodo di almeno tre mesi, per vedere i risultati. Il modo migliore per continuare a prendere il tuo integratore su base giornaliera è trasformarlo in un’abitudine, che funziona meglio se lo integri in una routine che hai già, in modo da ricordarsi di assumerlo.

CONCLUSIONE
Possono essere necessarie fino a 6 settimane per notare i primi benefici degli omega-3.
È importante assumere regolarmente gli integratori, assumerne la giusta quantità e alla stessa ora ogni giorno.
Ecco i punti principali di questo articolo
    * Sii paziente, possono essere necessarie da 6 settimane a 6 mesi affinché il supplemento mostri il suo pieno impatto
    * Scegli un integratore con concentrazione, purezza e freschezza certificata da Ifos,
    * Prendi l’integratore insieme a un pasto grasso per un migliore assorbimento
    

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Sai che chi assume Omega-3 ha un cervello più grande?

Secondo uno studio pubblicato su Neurology il 5 ottobre 2022, la struttura cerebrale e la funzione cognitiva migliorano con l’assunzione di Omega-3.

I risultati mostrano che i benefici degli Omega-3 sul cervello sono efficaci non solo sulle persone anziane, ma anche in quelle più giovani.

Il team di scienziati, guidati dalla Dott.ssa Claudia L. Satizabal, docente di Neurologia presso l’Università del Texas di San Antonio, ha affermato che “gli Omega-3 come EPA e DHA sono micronutrienti chiave che migliorano e proteggono il cervello” e che “i pazienti dovrebbero essere incoraggiati ad aumentare l’assunzione di Omega-3 con la dieta o mediante integratori”.

Lo studio su 2.183 partecipanti sani con età media di 46 anni ha rilevato che alte concentrazioni di Omega-3 nei globuli rossi apportano i seguenti benefici: 

 • un volume più grande dell’ippocampo (parte del cervello legata alla memoria); 
 • un migliore ragionamento astratto
 • una maggiore capacità di comprendere concetti complessi, usando il pensiero logico.

Ad oggi non è ancora chiaro come gli Omegga-3 proteggano il cervello.
Secondo una teoria i neuroni diventano instabili quando la loro membrana è povera di Omega-3.
Oppure la protezione potrebbe derivare dalle le proprietà antinfiammatorie degli Omega-3 DHA ed EPA.
 “È complesso. Non comprendiamo ancora tutto, ma abbiamo dimostrato che, se si aumenta un po’ il consumo di Omega-3, si sta proteggendo il cervello“, hanno affermato gli scienziati.

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Gli Omega-3 sono benefici anche per l’intestino?

Gli Omega-3, grazie al loro effetto benefico sul microbiota intestinale, possono ridurre il rischio di numerosi disturbi per la salute. 
Sono infatti in grado di influenzare i batteri presenti nell’intestino, con un’azione prebiotica intestinale di riduzione dei batteri patogeni e a favore di quelli benefici (link allo studio).

Grazie a questi effetti profondi sul microbiota intestinale e sull’interazione tra sistema immunitario e batteri intestinali (link allo studio), sono efficaci anche nelle condizioni di mal di stomaco da stress e ansia.
Gli Omega-3 interagiscono con i batteri intestinali sia agendo sulla tipologia e numero dei batteri che attenuando l’eccessivo rilascio di endotossine infiammatorie (lipopolisaccaridi).
Inoltre gli Omega-3 possono esercitare benefici effetti sull’intestino irritabile e sul microbiota diminuendo il numero degli Enterobatteri nocivi, favorendo i Bifidobatteri benefici e contrastando la risposta infiammatoria associata alle endotossine (link allo studio).

Quando l’intestino è sano il sistema immunitario tollera i batteri benefici e contrasta quelli patogeni (link allo studio).
Se accade uno squilibrio nel microbiota intestinale (disbiosi) aumenta il numero di batteri nocivi nell’intestino (link allo studio), che, rilasciando enterotossine, possono compromettere:

  • La permeabilità intestinale;
  • Lo stato di nutrizione delle cellule epiteliali intestinali;
  • L’equilibrio tra mediatori pro-infiammatori e mediatori anti-infiammatori, spostandolo verso i primi.

La perdita di integrità dell’epitelio intestinale porta ad una maggiore permeabilità ed alla perdita del controllo immunologico, che si ritiene contribuisca a una serie di stati patologici e malattie (link allo studio ), comprese:
– Le malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn e colite ulcerosa);
– La celiachia;
– La sindrome dell’intestino irritabile.

Gli Omega-3 svolgono un ruolo fondamentale per evitare l’insorgere di questi problemi intestinali, grazie alla loro proprietà di attenuare la produzione di mediatori proinfiammatori, favorendo la produzione di mediatori antinfiammatori.

Ad esempio aumentano la produzione nell’intestino di fosfatasi alcalina intestinale, un enzima che regola l’infiammazione, le infezioni e il microbiota intestinale.
La fosfatasi alcalina agisce eliminando efficacemente la componente tossica dei batteri gram-negativi.
Essa inoltre svolge anche un ruolo chiave di protezione durante le malattie infiammatorie croniche (link allo studio).

Anche per mantenere il tuo intestino in salute è quindi importante, nel caso la tua alimentazione non fosse ricca di Omega-3, scegliere un integratore certificato per purezza, concentrazione e freschezza da IFOS.

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Quali sono i benefici degli Omega-3 per i capelli?

Spesso la compresenza di unghie fragili, capelli danneggiati e pelle secca viene messa in relazione con squilibri alimentari.
Tra questi la carenza di acidi grassi essenziali. All’interno di una dieta varia e bilanciata, un consumo frequente di alimenti ricchi di Omega-3 può essere di grande aiuto.

Anche chi soffre di caduta di capelli può cercare rimedio integrando gli Omega-3 più di frequente. Sia la cute che i follicoli piliferi saranno più forti e resistenti.

Uno studio del 2015 su 120 donne ha esaminato l’effetto di un integratore di Omega-3 sulla caduta dei capelli di tipo femminile.
Metà delle partecipanti ha assunto il supplemento per 6 mesi, mentre l’altra metà no.
Gli scienziati hanno scoperto che il gruppo trattato con Omega-3 aveva più capelli nella fase di crescita attiva rispetto al gruppo di controllo.
Nella ricerca è stato anche osservato che le partecipanti che assumevano gli integratori di Omega-3 avevano capelli più folti rispetto a quelli del gruppo di controllo.
Quasi il 90% di coloro che aveva assunto l’integratore di Omega-3 ha riferito che i capelli erano più spessi e che stavano notando una minore caduta.
I risultati hanno trovato alcuni esiti positivi per i gruppi di test che includevano uomini e donne.

In uno studio del 2018, i ricercatori hanno verificato che l’olio di pesce, ricco di Omega-3, stimolava la crescita dei peli nelle cavie da laboratorio.
Gli scienziati hanno trattato i follicoli piliferi con olio di pesce ad alto contenuto di Omega-3.
Dopo 14 giorni, le fibre capillari dei follicoli trattati erano più lunghe di quelle dei follicoli non trattati. Il team ha anche scoperto che l’olio di pesce aiutava a portare le fibre capillari nella fase di crescita attiva, oltre a stimolare le cellule che controllano la crescita dei follicoli piliferi.

Possiamo riassumere i benefici dell’olio di pesce per i capelli in 10 punti:
1. Promuove la crescita dei capelli. L’ olio di pesce migliora l’afflusso di sangue ai follicoli piliferi . Migliora l’apporto di tutti i nutrienti essenziali, portando alla crescita dei capelli.
2. Migliora il ciclo di crescita.. Previene inoltre l’ingrigimento dei capelli e migliora il ciclo di crescita dei capelli nel tempo . Puoi vedere i cambiamenti dopo aver preso le capsule di olio di pesce per 3 mesi.
3. Migliora la densità dei capelli.. Gli Omega 3 possono migliorare la densità dei capelli , invertendo  i sintomi della calvizie.
4. Aumenta lo spessore dei fusti dei capelli. L’ olio di pesce agisce aumentando lo spessore del fusto del capello, migliorando l’aspetto della chioma. 
5. Bilancia la produzione di sebo sul cuoio capelluto. Puoi regolare la quantità di sebo prodotta dal cuoio capelluto assumendo capsule di olio di pesce. L’equilibrio della produzione di sebo (grasso) sul cuoio capelluto contribuirà a ridurre l’infiammazione e l’irritazione.
6. Migliora la lucentezza. Man mano che i follicoli piliferi ricevono più nutrienti, la salute dei capelli migliora , portando a capelli lucenti e sani.
7. Previene le infezioni. Gli integratori di olio di pesce prevengono anche le infezioni del cuoio capelluto e del follicolo pilifero che possono portare alla caduta dei capelli.
8. Riduce l’irritazione del cuoio capelluto e la forfora. Riduce il prurito e la forfora regolando la produzione di sebo sul cuoio capelluto.
9. Nutre il cuoio capelluto secco. L’olio di pesce nutre un cuoio capelluto secco e squamoso . Rende i capelli più forti e più sani.
10. Previene la caduta e il diradamento dei capelli. I benefici delle capsule di olio di pesce per i capelli includono la prevenzione della caduta dei capelli , il diradamento dei capelli e la calvizie. Riparano anche i danni  che si verificano a causa dell’uso quotidiano di prodotti chimici o apparecchi di riscaldamento.

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Alzheimer, rischio ridotto del 49% con gli Omega-3

L’Alzheimer è una delle malattie più temute della vecchiaia.

Il morbo di Alzheimer non può ancora essere curato, ma il rischio di sviluppare la malattia può essere ridotto.

Uno studio del Fatty Acid Research Institute nel South Dakota ha evidenziato che un tipo di Omega-3 – l’acido docosaesaenoico (DHA) – può ridurre il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer del 49%.
In questa ricerca, pubblicata sull’importante rivista Nutrients, gli scienziati hanno diviso i 1.490 individui coinvolti nello studio (uomini e donne di età pari o superiore a 65 anni, nessuno dei quali aveva ancora ricevuto una diagnosi di demenza) in cinque gruppi in base ai livelli di DHA nei loro globuli rossi.

La salute dei partecipanti è stata monitorata per una media di 7,2 anni, durante i quali sono stati condotti anche test neurocognitivi.

Dai dati raccolti è emerso che:

  • quando il DHA nei globuli rossi supera il 6,1% il rischio di Alzheimer è ridotto del 49% rispetto a quando il DHA nei globuli rossi è inferiore al 3,8%;
  • passare da una concentrazione di DHA inferiore al 3,8% a una concentrazione superiore al 6,1% potrebbe ritardare la comparsa dell’Alzheimer di 4,7 anni;

«I nostri risultati», concludono i ricercatori, «suggeriscono che un aumento dell’assunzione di Omega-3 DHA potrebbe essere una strategia sicura ed economicamente vantaggiosa per prevenire la malattia di Alzheimer».

Ricorda che 1 capsula di A-M B-Well Omega-3 contiene minimo 200 mg di DHA, mentre 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold ne contiene 1000 mg.

Fonte in inglese: Nutrients

Vuoi dormire meglio?

Uno studio pubblicato su Sleep Health ha evidenziato che i livelli ematici di Omega-3 totali sono costantemente più bassi tra coloro con un sonno molto breve (meno di 5 ore) rispetto a chi ha un sonno normale (7-9 ore).

Questa ricerca trasversale ha analizzato i dati di 1.314 adulti statunitensi, che hanno partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).

Lo studio ha rilevato che i livelli di acidi grassi Omega-3 nel sangue erano costantemente più bassi tra coloro che dormivano molto brevemente.

“L’insufficienza del sonno è un problema chiave che approfondisce la crisi del sonno che attualmente colpisce circa 70 milioni di americani”, ha affermato la dott.ssa Susan Mitmesser , che ha eseguito lo studio.
“Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per chiarire la causalità e i meccanismi sottostanti che collegano l’assunzione giornaliera di acidi grassi Omega-3 al miglioramento del sonno, i risultati di questo studio si aggiungono a un numero crescente di ricerche che suggeriscono che gli Omega-3 hanno un ruolo ancora maggiore nel sostenere la salute umana di quanto si pensasse in precedenza“.

Questi ultimi risultati pubblicati su Sleep Health si aggiungono alle prove crescenti che indicano il più ampio impatto che gli acidi grassi Omega-3 possono avere sulla salute umana, inclusa la salute del cuore, la salute mentale e anche il sonno.

Fonte in inglese: Sleep Health Journal of the National Sleep Foundation

Quanti Omega-3 servono per abbassare la pressione sanguigna?

Sebbene esistano da tempo prove scientifiche che il consumo di acidi grassi Omega-3 negli alimenti o negli integratori alimentari possa ridurre il rischio di ipertensione, la quantità ottimale da consumare per ottenere questo beneficio fino ad oggi non era chiara.

Una revisione di 71 studi svolti dal 1987 al 2020, pubblicata il 1 giugno 2022, ha analizzato gli effetti degli Omega-3 su quasi 5 mila persone.
Gli scienziati hanno esaminato la relazione tra la pressione sanguigna e gli acidi grassi Omega-3 DHA ed EPA in persone maggiorenni con o senza ipertensione o disturbi del colesterolo.
I partecipanti hanno assunto fonti di Omega-3 dall’alimentazione e/o integratori per una media di 10 settimane.
L’analisi dei risultati ha rilevato che, rispetto ai partecipanti che non avevano consumato Omega-3, coloro che avevano assunto tra 2 e 3 grammi al giorno di Omega-3 DHA ed EPA avevano una riduzione della pressione sistolica (massima) e diastolica (minima) in media di 2 mm Hg.
Ma consumare almeno 3 grammi di Omega-3 al giorno ha portato a ulteriori benefici:
Con 3 grammi al giorno di Omega-3, la pressione arteriosa sistolica (massima) è diminuita in media di ben 4,5 mm Hg per coloro che soffrivano di ipertensione e di circa 2 mm Hg in media per quelli con valori normali.
Aumentando la dose a 5 grammi al giorno di Omega-3 non ha portato invece ad ulteriori effetti benefici, infatti in questo caso la pressione massima è diminuita in media di quasi 4 mm Hg per chi soffriva di ipertensione e meno di 1 mm Hg in media per coloro con valori normali.

Secondo la ricerca, circa 3 grammi al giorno di  Omega-3, consumati negli alimenti o negli integratori, sembrano quindi essere la dose giornaliera ottimale per aiutare ad abbassare la pressione sanguigna.

Circa 150 g di salmone atlantico forniscono i 3 grammi di Omega 3 suggeriti dallo studio. Un tipico integratore di olio di pesce contiene invece circa 300 mg di Omega-3 per capsula, mentre gli integratori A-M B-Well contengono ben 700 mg per capsula, quindi sono sufficienti 4 capsule al giorno (oppure 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold) per raggiungere i 3 grammi di Omega-3 raccomandati.

Fonte in inglese: Journal of American Heart Association

Qual è il momento migliore per assumere il tuo integratore di olio di pesce?

Saltare i pasti o mangiare colazioni a basso contenuto di grassi potrebbe spiegare perché alcuni consumatori di integratori di omega-3 non ottengono tutti i benefici dei loro prodotti.

La colazione è spesso il momento preferito per l’assunzione di farmaci e integratori.  All’inizio di ogni giornata, a molti piace sfruttare la rinnovata energia per concentrarsi sulla salute.

Studi scientifici, tuttavia, hanno collegato l’efficacia di farmaci e integratori al momento della giornata in cui vengono assunti.

Come un pasto a basso contenuto di grassi influisce sull’assorbimento di Omega-3

Per decenni, molti consumatori di omega-3 hanno anche scelto di assumere i loro integratori come prima cosa al mattino. 
Tuttavia, i ricercatori sottolineano che gli acidi grassi omega-3 devono essere consumati con il cibo – e preferibilmente in un pasto ad alto contenuto di grassi – per essere assorbiti bene (link allo studio). 

Assumere  Omega-3 prima di un pasto principale favorisce il migliore assorbimento e la migliore digeribilità del prodotto.
Gli Omega-3 possono essere assunti in un’unica soluzione o in momenti diversi della giornata: questo rapporto varia in base alle esigenze personali.

Oggi, gli scienziati sospettano che la tendenza verso colazioni a basso contenuto di grassi o addirittura l’abitudine di saltare del tutto la colazione, potrebbe spiegare perché alcuni consumatori di integratori non vedono aumentare i loro livelli di omega-3 nel sangue (link allo studio).

Cosa significa per i consumatori? Se non fai colazione, o in genere mangi cibi a basso contenuto di grassi al mattino, cerca di assumere la tua dose giornaliera di Omega-3 più tardi nel corso della giornata con un pasto più completo.

Artrite e dolori articolari

Se soffri di artrite e dolori articolari, probabilmente avvertirai sintomi più intensi al mattino. Uno studio francese ha scoperto che i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) erano più efficaci se consumati da quattro a otto ore prima dell’inizio del picco del dolore (link allo studio). 

Poiché gli acidi grassi Omega-3 agiscono sulle stesse vie biochimiche dei FANS , assumere l’integratore di olio di pesce la sera potrebbe rendere più facile alzarsi dal letto la mattina.

Qualità del sonno

In uno studio pilota dal Regno Unito, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che assumevano Omega-3 aumentavano il tempo di sonno di una media di 58 minuti, riducendo il numero di risvegli durante la notte (link allo studio). 
Allo stesso modo, altri studi dimostrano che un’adeguata assunzione di Omega-3 è importante per un riposo di buona qualità, un migliore rilassamento (link allo studio) e un ridotto rischio di apnea notturna (link allo studio).

I clienti che hanno assunto i nostri Omega-3 a cena  hanno segnalato una migliore qualità del sonno e più energia durante il giorno, e molti hanno anche notato effetti positivi su occhi e articolazioni. 

Gli scienziati suggeriscono che mentre dormiamo, il ritmo circadiano del nostro corpo influenza il nostro equilibrio ormonale, così come la capacità del corpo di assorbire sostanze chimiche contenute in farmaci e integratori.

La costanza è la chiave per i benefici per la salute

Detto questo, qualsiasi integratore non farà molta differenza se non lo assumi con costanza.
La somministrazione deve essere continuativa nel tempo per generare effetti preventivi e di protezione. 

Quindi, per ottenere i migliori risultati, trova la dose adatta (preferibilmente su consiglio medico) e un momento della giornata che funzioni per te e continua per lungo tempo.

Ma soprattutto utilizza un integratore certificato di qualità eccelsa come A-M B-Well Omega-3.

I tuoi Omega-3 contengono arsenico?

Tra gli inquinanti presenti nei nostri mare c’è purtroppo anche l’arsenico, che attraverso la catena alimentare si accumula nel pesce e di conseguenza può finire anche all’interno degli integratori di omega-3.

Esposizioni ripetute nel tempo all’arsenico possono provocare alcuni tumori e malformazioni al feto in gravidanza, per questo sono stabiliti limiti molto bassi per alimenti e integratori.

Uno studio analitico sugli integratori alimentari di origine marina in vendita negli USA ha rilevato diverse forme di arsenico presenti nella maggior parte dei campioni analizzati, anche se a livelli non tossici e inferiori ai limiti di legge. 

La ricerca, pubblicata sulla rivista Chemosphere, è frutto del lavoro di due docenti del Dartmouth College.
I ricercatori per il loro test hanno acquistato 32 integratori di origine marina: oli di pesce, di krill e di alghe.
L’obiettivo principale dei ricercatori era valutare le concentrazioni di arsenico alla luce della frequente raccomandazione per le madri in gravidanza di assumere integratori di omega-3, per favorire il corretto sviluppo cerebrale del feto.
I feti in via di sviluppo sono ovviamente molto sensibili a molti oligoelementi nella dieta della madre.
Poichè concentrazioni di arsenico urinario più elevate sono state trovate tra le donne che consumavano integratori marini rispetto a quelle che non ne facevano uso, è stato deciso di verificare le concentrazioni nei prodotti in vendita.

Nei 32 integratori esaminati, le concentrazioni di arsenico totale più elevate sono state trovate in quelli a base di olio di alghe e krill, e negli oli di pesce e fegato di pesce commercializzati come “non lavorati”.

Tutti i prodotti sono conformi alle normative, ma come si vede dal grafico sopra la differenza ad esempio tra i gli oli di Krill (colonne arancioni) e  di pesce “non lavorati” (colonne blu a destra) con gli altro oli di pesce (colonne blu a sinistra) è notevole.
Gli oli di Krill e gli oli di pesce non purificati contengono migliaia di volte più arsenico.

Ricorda che l’olio di pesce A-M B-Well, grazie alla distillazione molecolare multipla, è virtualmente privo di contaminanti come l’arsenico, con certificazione di purezza, freschezza e concentrazione del prestigioso Istituto IFOS su ogni lotto.
Solo un prodotto puro può essere assunto anche per lunghi periodi di tempo ed a dosaggi elevati
.

Fonte : Chemosphere, June 2022

Meno parti prematuri con gli Omega-3

Fornire integratori di olio di pesce alle donne in gravidanza con bassi livelli di omega-3 potrebbe prevenire circa il 14% delle nascite pretermine, secondo i dati di uno studio australiano.

La scoperta ha ispirato un programma di screening e trattamento per la prima volta al mondo per le carenze di omega-3 nelle donne in gravidanza in Australia.

Alcuni anni fa, la prof.ssa Maria Makrides del South Australian Health and Medical Research Institute e i suoi colleghi hanno condotto uno studio in cui hanno assegnato casualmente a 5500 donne in gravidanza 1 grammo di omega-3 al giorno sotto forma di capsule di olio di pesce o un placebo (sostanza inerte), iniziando prima delle 20 settimane di gestazione.
I ricercatori hanno scoperto che nelle donne con bassi livelli di omega-3 nel sangue, gli integratori di omega-3 hanno ridotto del 77% il rischio di parto prematuro  prima della 34a settimana di gestazione.
Sulla base di questi risultati, la prof.ssa Makrides ha contribuito a lanciare un programma di screening nello stato dell’Australia meridionale che offre esami del sangue gratuiti a tutte le donne in gravidanza per identificare e curare coloro che sono a basso contenuto di omega-3.
Da maggio 2021 sono state sottoposte a screening circa 3000 donne e finora il 17% ha bassi livelli di omega-3.
Sulla base dei precedenti risultati degli studi clinici, la prof.ssa Makrides e il suo team stimano che raccomandare integratori di omega-3 a queste donne con bassi livelli di omega-3 potrebbe prevenire 1 parto pretermine su 7.

Attualmente, ci sono pochi modi efficaci per prevenire le nascite premature, che aumentano il rischio di morte o disabilità nei bambini “, afferma la prof.ssa Makrides “e trovare modi per prevenire il parto prematuro è una delle massime priorità nella salute materna e infantile“.
Non è chiaro il motivo per cui gli acidi grassi omega-3 proteggano dalla nascita pretermine, ma ci sono alcune prove che influenzano i cambiamenti pre-travaglio della cervice e le contrazioni dell’utero, afferma la scienziata.

Fonte in inglese: The New England Journal of Medicine