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Gli Omega-3 curano le malattie infiammatorie

Che gli omega-3 fossero anti-infiammatori è già noto alla comunità scientifica, infatti le continue evidenze positive di una supplementazione su tutte le patologie correlate ad un principio infiammatorio lo confermano.

Un recente articolo, pubblicato pochi giorni fa dal Dott. Philip C. Calder dell’Institute of Human Nutrition presso l’Università di Southampton, ci ricorda come l’infiammazione giochi un ruolo chiave in molte patologie, come:

– sclerosi multipla
– congiuntiviti allergiche
– dermatite atopica o psoriasi
– fibromialgia
– aterosclerosi
– polimialgia reumatica
– riniti allergiche
– artrite reumatoide
– sindrome da stanchezza cronica
– forme asmatiche
– malattie infiammatorie croniche intestinali

Gli omega-3 influenzano l’infiammazione agendo attraverso svariati meccanismi dalle membrane fino ai nuclei delle cellule.

La somministrazione orale di omega-3 EPA e DHA porta ad un aumento di omega-3 sulle membrane delle cellule coinvolte nel processo infiammatorio.

Gli Omega 3 EPA e DHA frenano quelle reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo che alimentano l’infiammazione, migliorando lo stato di salute generale dell’organismo.

Per ottenere questi benefici il famoso biochimico americano Barry Sears, inventore della dieta a Zona, consiglia di assumere almeno 2,5 grammi di omega-3 al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da 4 ml di Liquid Gold.

Fonte in inglese: US National Library of Medicine

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Gli Omega-3 contrastano i danni del fumo

Un recente studio ha mostrato come in poche settimane gli effetti antinfiammatori e protettivi del sistema cardiovascolare dovuti agli Omega-3 riescono a contrastare i danni provocati dal fumo.

La ricerca, divulgata la settimana scorsa al Congresso Mondiale di Cardiologia della World Heart Federation, è stata condotta dai ricercatori greci della Scuola di Medicina dell’Università di Atene.

Gli scienziati hanno analizzato gli effetti a seguito di un’assunzione di 2 grammi al giorno di acidi grassi omega-3 per un periodo di quattro settimane.

I partecipanti, che erano tutti fumatori, hanno mostrato di ottenere benefici sul sistema cardiovascolare.

In particolare si è scoperto che anche un trattamento a breve termine con gli omega-3 migliorava lo stato delle arterie, riducendo la rigidità. Inoltre, gli acidi grassi hanno moderato i danni acuti indotti dal fumo alle proprietà elastiche vascolari.

«Questi risultati suggeriscono che gli acidi grassi omega-3 inibiscono gli effetti negativi del fumo sulla funzione arteriosa, che è un indipendente marcatore prognostico di rischio cardiovascolare – ha spiegato il coordinatore dello studio dottor Siasos – Gli effetti cardioprotettivi degli acidi grassi omega-3 sembrano essere dovuti a una sinergia tra i molteplici, complessi meccanismi, che coinvolgono gli effetti antinfiammatori e anti-aterosclerotici».

Questo studio è interessante anche per chi non fuma in quanto mostra come gli omega-3, anche a concentrazioni moderate, sono in grado di modulare importanti processi biologici influenzando la funzionalità dei principali sistemi del corpo (cardiovascolare, nervoso, immunitario) e la progressione di alcune delle più significative patologie che colpiscono i sistemi stessi.

Fonte in inglese: World Heart Federation

 

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Hai sintomi da carenza di Omega-3?

Hai una pelle secca, facilmente irritabile e soggetta ad infiammazioni?
Hai problemi di memoria, difficoltà nella concentrazione e ridotta capacità di attenzione, tendenza alla depressione?
Sei facilmente irritabile e soggetto a fame nervosa?

Tutti questi disturbi possono essere dovuti ad una carenza di omega-3 nel tuo organismo.

Migliaia di studi scientifici hanno dimostrato come gli omega-3 apportino molteplici benefici all’organismo, ma spesso purtroppo l’alimentazione non è così varia e bilanciata come dovrebbe, e l’apporto di questi preziosi nutrienti può essere insufficiente.
Ad esempio una carenza di omega-3 DHA (fondamentale per il funzionamento delle cellule nervose) può manifestarsi con problemi nel campo della memoria e dell’umore.
Alcune ricerche sul sistema nervoso di persone suicide od affette da depressione hanno mostrato una carenza di DHA rispetto alle persone sane.

Gli omega-3 di tipo EPA hanno invece un effetto antinfiammatorio e migliorano la circolazione sanguigna, in modo che le sostanze nutritive vengano distribuite in tutto il corpo, con effetti evidenti ad esempio sulla pelle.
Pochi omega-3 nell’alimentazione portano inoltre a una tendenza ad ingrassare e ad attacchi di fame nervosa.

Se soffri di uno dei sintomi descritti sopra prova a variare la tua alimentazione in modo da assumere almeno 2,5 g di omega-3 al giorno, ma se questo ti risulta difficile puoi utilizzare un integratore che risponde ai più elevati standard di Purezza, Sicurezza, ed Efficacia come A-M B-Well PGFO capsule e Liquid Gold.

Entrambi i prodotti contengono minimo il 60% di omega-3 EPA e DHA con rapporto ottimale 40:20.

 

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Omega-3 per una buona memoria

Gli omega-3 non solo abbassano il rischio di ictus, ma assicurano anche una memoria più lucida: lo sostiene uno studio condotto presso l’Easton Center for Alzheimer’s Disease Research dell”University of California’ (Los Angeles) e pubblicato sulla rivista Neurology.

Per lo studio sono state esaminate 1.575 persone con un’età media di 67 anni.
I candidati sono stati sottoposti a risonanza magnetica del cervello e ad alcuni test che misuravano la loro capacità mentale. Inoltre sono stati monitorati la massa corporea e i livelli di acidi grassi omega-3 nel sangue.

Da questi esami è risultato che i pazienti con i più bassi livelli ematici di acidi grassi omega-3 evidenziavano un più basso volume cerebrale e punteggi più bassi nei test volti a valutare la memoria visiva, la capacità di elaborazione e il pensiero astratto.

Le persone con livelli più bassi di omega-3, in particolare l’acido docosaesaenoico (Dha) e l’acido eicosapentaenoico (Epa), nel sangue – afferma Zaldy S. Tan, autore della ricerca – hanno un volume cerebrale inferiore equivalente a circa due anni di invecchiamento della struttura cerebrale“.

Fonte in inglese:
American Academy of Neurology

 

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Vuoi dimagrire con gli Omega-3?

diamgrire omega-3Da molti studi scientifici è emersa una determinante perdita di peso e una riduzione della circonferenza dei fianchi dei soggetti cui sono stati somministrati gli omega-3, in associazione a un regime dietetico ipocalorico e all’esercizio fisico.

I preziosi acidi grassi essenziali omega-3 ci fanno dimagrire perché:

1. stimolano l’utilizzo dei grassi di deposito

2. regolano l’insulina, ormone che se in eccesso provoca l’ingrassamento

3. riducono l’infiammazione cellulare nel tessuto adiposo, in modo che le cellule adipose non vengano stimolate a proliferare

4. riducono la sensazione della fame.

Per ottenere questi effetti dimagranti dagli omega-3 il famoso biochimico americano Barry Sears consiglia di assumere quotidianamente almeno 5 grammi di un integratore ad alta purezza e certificazione certificato Ifos (equivalenti ad 8 capsule di omega-3 PGFO A-M B-Well oppure 1 cucchiaio da tavola da 8 ml. di Liquid Gold).

Come esempio nei suoi libri Sears porta il caso del messicano Manuel Uribe, entrato nel Guinness dei primati nel 2006 come l’uomo più pesante del mondo.

Grazie alla dieta a zona inventata da Sears e 20 grammi al giorno di omega-3 Manuel Uribe è riuscito a dimagrire e a non essere più soggetto ad attacchi di fame.

Nel 2011 Manuel Uribe e sceso fino ad un peso di 196 kg perdendo cosi oltre 360 kg in circa 5 anni.

 

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Gli integratori di Omega-3 sono inutili?

integratori omega-3Gli integratori di Omega-3 sono inutili, è sufficiente mangiare pesce.

Per assumere la quantità raccomandata degli Omega-3 EPA e DHA è necessario mangiare parecchio pesce ogni giorno.

Questo può risultare non piacevole per molti, sia per questione di gusti che di costi.

Inoltre i livelli di inquinanti (soprattutto il mercurio) nei mari di tutto il mondo sono saliti pericolosamente negli ultimi anni, ed il consumo di pesce quotidiano potrebbe esporti a lungo termine ad un accumulo di sostanze tossiche nell’organismo.

Ad esempio la contaminazione dell’acqua della baia di Minimata in Giappone, dovuta agli scarichi industriali contenenti mercurio, ha provocato danni cronici al cervello, disturbi visivi, sordità e difetti congeniti gravi nei soggetti venuti a contatto.
I bambini esposti in utero svilupparono paralisi cerebrale, corea, atassia, tremori, crisi epilettiche e ritardo mentale.
Il mercurio elementare infatti viene trasformato ad opera dei microrganismi acquatici in metilmercurio, un composto che si accumula negli organismi e che entra nella catena alimentare.
Di conseguenza le popolazioni che consumano grosse quantità di pesce sono pesantemente esposte al metilmercurio (Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità, 1996).

L’inquinamento da mercurio (cosi come da altri numerosi contaminanti che possono essere presenti nei prodotti ittici, come diossine, pcb, arsenico, piombo, cadmio) annulla di fatto gli effetti benefici degli Omega-3 presenti nel pesce.

Alla luce di queste considerazioni per garantirci l’apporto ottimale di Omega-3 e metterci al riparo dai rischi degli inquinanti diventa fondamentale l’utilizzo di integratori di Omega 3 ottenuti per distillazione molecolare multipla e con certificati di analisi IFOS pubblici che ne attestino purezza, concentrazione e qualità.

Gli integratori di Omega-3 sono inutili perché preferisco assumerli da fonti vegetali.

L’acido alfa linolenico (ALA) è presente in natura in molti alimenti tra cui ricordiamo: l’olio di lino, i semi di lino, le noci.

Purtroppo il corpo umano riesce a convertire solo in piccola parte l’ALA da fonti vegetali negli Omega-3 EPA

e DHA che gli sono necessari.
Ad esempio per avere 1 misero grammo di EPA e 0,1 grammi di DHA sono necessari 20 grammi di ALA, che corrispondono a ben 35 grammi di una delle fonti più ricche di acido alfa linolenico, cioè l’olio di lino.
E’ quindi non solo più costoso, ma anche dannoso dal punto di vista calorico (per non parlare della  praticità) assumere gli Omega-3 da fonti vegetali.

Gli integratori di Omega-3 sono inutili perché troppo costosi.

E’ vero, un olio di pesce di grado farmaceutico ha un costo maggiore dei generici integratori da supermercato.
Ma se si decide di utilizzare gli Omega-3 per migliorare o mantenere la propria salute, non avrebbe senso acquistare un prodotto scadente, anche se economico.

Ti faccio poi notare che integrare la propria alimentazione con gli Omega-3 di grado farmaceutico ha un costo giornaliero inferiore a quello di un caffè…

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Gli omega-3 aumentano le capacita’ mentali

UE omega-3Gli omega-3 sono estremamente importanti anche per chi deve ancora nascere.

Nel 2010 un comitato sostenuto dall’Unione Europea appoggiato anche da sette organizzazioni scientifiche internazionali, aveva raccomandato l’assunzione di 200 milligrammi al giorno di omega-3 di tipo DHA. L’assunzione di DHA era stata associata allo sviluppo del cervello e degli occhi.

Clicca qui per leggere il comunicato originale dell’Unione Europea:
http://www.oliodipesce.it/unione-europea-gravidanza-omega-3.html

I risultati di un nuovo studio, pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition, dimostrano che i bambini nati da donne che avevano consumato più omega-3 durante la gravidanza riportano migliori risultati nei test di intelligenza verbale, delle abilità motorie sottili e del comportamento prosociale.

I risultati sono frutto del progetto NUTRIMENTHE (“Effect on diet on the mental performance of children”), sostenuto dall’Unione Europea con un contributo di 5,9 milioni di euro. Il pesce grasso è la fonte principale degli acidi grassi omega-3 a catena lunga come l’acido decosaesaenoico (DHA), un componente strutturale chiave delle cellule e in particolare delle membrane cellulari del cervello.

La Commissione europea sostiene ufficialmente che l’acido grasso omega-3 DHA “contribuisce al normale sviluppo cerebrale del feto e dei neonati allattati al seno e al normale sviluppo degli occhi del feto e dei neonati allattati al seno“.

Lo studio ha coinvolto oltre 2 000 donne alla ventesima settimana di gestazione. Il team ha somministrato acidi grassi omega-3 al bambino attraverso il trasferimento placentare per mezzo del cordone ombelicale.

In uno studio precedente i ricercatori avevano scoperto che l’assunzione di omega-3 durante la gravidanza è associato al quoziente di intelligenza (QI) verbale all’età di 8 anni.

Fonte: Unione Europea

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L’olio di pesce potrebbe curare la leucemia.

capsule omega-3Secondo i ricercatori della Pennsylvania State University un composto derivato dall’acido eicosapentaenoico (EPA), un acido grasso Omega-3 presente nell’olio di pesce, si è dimostrato in grado di uccidere le cellule staminali della leucemia mieloide cronica.

«Altre ricerche in passato hanno dimostrato i benefici per la salute degli acidi grassi sul sistema cardiovascolare e nello sviluppo del cervello, in particolare nei bambini – ha spiegato il dottor Sandeep Prabhu che ha coordinato la ricerca – ma abbiamo dimostrato che alcuni metaboliti degli Omega-3 hanno la capacità di uccidere selettivamente le cellule staminali che causano la leucemia nelle cavie».

Questa nuova scoperta potrebbe essere quindi un passo importante per sconfiggere definitivamente una grave forma di leucemia.

Fonte in italiano: La Stampa 27/12/2011
Fonte in inglese: Journal of the American Society of Hematology

 

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Gli Omega-3 raccomandati per i bambini

Un interessante articolo relativo alle cure alternative per i bambini è stato pubblicato sul New York Times.
Nell’articolo viene esaminato un recente studio del Governo americano, secondo il quale un bambino su nove “pratica yoga, va da un chiropratico, prende un integratore come l’olio di pesce o usa qualche altro tipo di cura alternativa”.

Mentre vengono discusse diverse cure alternative per bambini, alla fine viene riportata una interessante considerazione sull’olio di pesce della Dott.ssa Kathi Kemper, capo della sezione per la medicina integrativa e complementare dell’American Academy of Pediatrics e professore di Pediatria alla Wake Forest University:
“Ho chiesto agli psichiatri se utilizzano l’olio di pesce e sembra che venga raccomandato dall’80 per cento degli psichiatri, e lo stesso fanno i cardiologi”.

Perché l’olio di pesce è così importante per i bambini?
Forse perchè, come dimostrato da numerosi studi, gli Omega-3 migliorano le prestazioni scolastiche, la memoria verbale e le capacità ortografiche, ed è più efficace dei medicinali sull’ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività).

 

Link dell’articolo citato (in inglese): New York Times

 

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Gli Omega-3 sono meglio dei farmaci?

E’ interessante notare che gli acidi grassi omega-3 sono stati trovati più efficaci, nella maggior parte dei casi, dei primi tre farmaci prescritti negli Stati Uniti, oltre ad essere più sicuri e meno costosi.

Gli americani spendono circa 30 miliardi di dollari all’anno per le tre prime classi di farmaci (antidepressivi, farmaci per la pressione alta, anti-dolorifici), mentre spendono solo 300 milioni per supplementi di olio di pesce.

Come tutti i farmaci, anche questi tre tipi possono essere pericolosi, non solo perché curano solamente i sintomi ma non le cause della malattia, ma anche per gli effetti collaterali che a volte possono anche essere molto dannosi, e richiedere l’utilizzo di altri farmaci per contrastarne gli effetti negativi. Alcuni di questi medicinali, come il Vioxx, sono stati anche tolti dal mercato perché provocavano infarti e ictus.

Purtroppo ancora poche persone si rendono conto che esistono alternative più sicure e naturali per affrontare la depressione, la pressione alta ed il dolore da infiammazione senza ricorrere a farmaci. Una delle migliori e sicure alternative è di mangiare pesce ricco di omega-3 come il salmone, le aringhe, le sardine o il tonno almeno due o tre volte alla settimana, oppure ricorrere ad un integratore di omega-3 di elevata qualità.

Molti studi hanno dimostrato che nelle persone depresse i livelli di omega-3 nel sangue sono significativamente bassi (Journal of Affective Disorders, Vol.. 26, No. 38, 35-46), mentre l’utilizzo di integratori di omega-3 ha dimostrato notevoli benefici in appena tre settimane di trattamento (American Journal of Psychiatry, vol. 159:477-479). Inoltre, altri studi evidenziano come gli acidi grassi omega 3 possono essere un efficace trattamento per il disturbo bipolare (Archives of General Psychiatry, vol. 56 n. 5) e per il disturbo di personalità borderline (American Journal of Psychiatry, vol. 160:167 — 169).

L’olio di pesce ha dimostrato di essere altamente efficace nella riduzione della pressione arteriosa. Questo è uno dei principali motivi per cui l’American Heart Association (AHA) e l’US National Institutes of Health (NIH) raccomandano a tutti di mangiare pesce almeno un paio di volte a settimana, e consigliano alle persone con sintomi di malattie cardiache (ad esempio, la pressione arteriosa alta) di assumere ogni giorno integratori di olio di pesce che forniscano almeno un grammo di omega 3 (EPA e DHA).

Sapevi che è stato dimostrato da centinaia di studi in tutto il mondo che gli omega-3 sono uno dei più potenti ed efficaci anti-infiammatori esistenti in natura?

Gli omega-3 infatti sono la più sicura ed efficace delle cure naturali per alleviare il dolore da mal di testa così come l’artrite infiammatoria rispetto ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come Voltaren, Brufen, Moment, Aleve e altri (Arthritis and Rheumatism, Vol. 38: 1107-14). In molti degli studi scientifici esaminati, i pazienti sono stati in grado di ridurre notevolmente e persino eliminare completamente i farmaci dopo l’avvio un programma di trattamento a base di omega 3.

Quindi prima di iniziare un trattamento con uno di questi farmaci o se si stanno già utilizzando, il consiglio è di mangiare più pesce, oppure di integrare l’alimentazione con omega-3. Potresti avere gli stessi risultati, evitare gli effetti collaterali e nel contempo risparmiare un sacco di soldi.

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