L’ALIMENTAZIONE incide sul nostro sviluppo fin dai nove mesi di gestazione, hanno spiegato i pediatri riuniti per il congresso Milanopediatria 2006. Qui Carol Lammi-Keefe, direttrice della Divisione Nutrizione Umana all’Università della Louisiana (USA), tra i massimi esperti di allattamento al seno e dieta in gravidanza, ha illustrato la sua ultima ricerca.
“Abbiamo condotto uno studio su due gruppi di gestanti, somministrando, già dalla 24esima settimana, due tipi di barrette a base di cereali: uno conteneva DHA, acido docosaesaenoico, un acido grasso omega-3 contenuto nel pesce, e l’altro olio di girasole”, ha detto Lammi-Keefe, “I bambini nati da madri che hanno consumato DHA presentavano un migliore sviluppo del sistema sonno-veglia neonatale. Altri effetti si registrano sull’acuità visiva, già a 4 mesi, e sulle capacità motorie e cognitive, valutabili dai 9 mesi in poi attraverso il gioco”.
“Il latte materno, che favorisce lo sviluppo neurocognitivo”, ha spiegato Carlo Agostoni, Clinica Pediatrica Universitaria-Osp. San Paolo di Milano, “contiene circa 7-8 mg/dL di DHA, costanti nel corso dell’allattamento fino al dodicesimo mese. L’omega-3 gioca un ruolo molto importante nel regolare le attività delle membrane, nella modulazione delle forme immunoallergiche e gli stati di infiammazione, compresa la formazione dell’aterosclerosi e nella prevenzione di fenomeni aritmici a livello cardiaco. Dalle evidenze scientifiche possiamo quindi stimare che, in età pediatrica, e dopo, l’assunzione di DHA dovrebbe essere intorno a 5-10 mg/kg al dì”.
(Fonte supplemento “Salute” de La Repubblica 21/12/2006 pag. 21)