Secondo uno studio condotto dalla Cornell University gli Omega-3 sono benefici nel mantenimento della salute dei polmoni.
L’ampio studio condotto su adulti sani sottolinea l’importanza della presenza di Omega-3 nell’alimentazione.
“Sappiamo molto sul ruolo della nutrizione nel cancro e nelle malattie cardiovascolari, ma il ruolo della dieta nelle malattie polmonari croniche non è stato completamente studiato” ha affermato l’autrice Patricia A. Cassano, Ph.D.
“Questo studio aggiunge prove sempre più evidenti che gli Omega-3, parte di un’alimentazione sana, possono essere importanti anche per la salute dei polmoni”.
Secondo i ricercatori, c’è un crescente interesse nel cercare di scoprire se gli interventi nutrizionali possono aiutare a prevenire le malattie polmonari.
Studi precedenti hanno suggerito che gli Omega-3 possono essere utili, in gran parte a causa dei loro comprovati effetti antinfiammatori, ma mancavano studi approfonditi su questa associazione.
Per saperne di più, i ricercatori hanno sviluppato uno studio in due parti esaminando nel tempo l’associazione tra i livelli ematici di acidi grassi Omega-3 e la funzione polmonare.
I risultati della ricerca
Nella prima parte, i ricercatori hanno condotto uno studio osservazionale che ha coinvolto più di 15.000 pazienti americani.
Lo studio ha evidenziato che le persone con più alti livelli di Omega 3 nel sangue preservavano nel tempo una migliore funzionalità polmonare.
I ricercatori hanno osservato l’associazione più forte con gli Omega-3 di tipo DHA.
Nella seconda parte, i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di un ampio studio su pazienti europei (più di 500.000 partecipanti) della Biobanca britannica.
Anche in questo casoi risultati hanno mostrato che livelli più elevati di Omega-3 erano associati a una migliore funzionalità polmonare.
“Stiamo iniziando a muoverci davvero verso una nutrizione di precisione per curare le malattie polmonari”, ha detto la Dott.ssa Patchen. “In futuro, ciò potrebbe tradursi in raccomandazioni dietetiche personalizzate per le persone ad alto rischio di malattia polmonare cronica. “
Fonte in italiano: Ansa
Fonte in inglese: American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine