Gli scienziati della Midwest Biomedical Research e dellaJohns Hopkins University (USA), grazie a una meta analisi di ben 14 studi, hanno raccolto i dati di oltre 70.000 persone e hanno confrontato le frequenze degli eventi di morte cardiaca tra i soggetti che consumavano Omega-3come integratori o come farmaci e quelli di controllo che non ne facevano uso.
La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Lipidology, ha evidenziato che il consumo di integratori alimentari di Omega-3 riduce il rischio di morte cardiaca fino al 30% in coloro che assumono almeno un grammo al giorno di Omega-3 EPA e DHA.
Questi dati suggeriscono come i supplementi di Omega-3 possono rappresentare una strategia efficace e priva di effetti collaterali per la prevenzione di malattie cardiache e della morte cardiaca improvvisa, che rappresenta da sola il 50% di tutti i decessi per malattie cardiovascolari.
Bruce Holub, professore emerito dell’università di Guelph (Canada), ha sottolineato come questa ricerca suggerisce che la maggior parte degli adulti potrebbe essere protetto dalla morte cardiaca improvvisa grazie ad un aumento del consumo di Omega-3.