Gli Omega-3 possono ridurre della metà i danni causati dall’inquinamento atmosferico.
La scoperta arriva dalla Harvard Medical School che ha confermato come le particelle delle smog possano penetrare attraverso i polmoni in altri organi, come il cervello e i testicoli.
Lo smog aumenta enormemente il rischio di malattie: il 94% dei decessi è dovuto a malattie che vengono peggiorate o che sono fortemente correlate con lo smog, come malattie cardiovascolari (aumenta il rischio di aterosclerosi), ictus (lo smog entra nel cervello e potrebbe esserci anche una correlazione con l’Alzheimer), BPCO – broncopneumopatia cronica ostruttiva (chi abita in città ha un rischio maggiore del 54% di BPCO) e cancro ai polmoni.
L’inquinamento dell’aria, inoltre, aumenta il rischio di infezioni respiratorie acute.
In questo studio si dimostra che gli effetti dell’inquinamento possono essere diminuiti da un terzo alla metà grazie alla capacità di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo degli Omega-3.
“Consiglio vivamente di assumere Omega-3 per contrastare i problemi di salute dovuti all’inquinamento atmosferico”, ha affermato il Dr. Kang, che ha diretto la ricerca.
I ricercatori raccomandano una dose di Omega-3 compresa tra i 2 e i 4 grammi al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold.
Fonte in inglese: ScienceDirect